Da 66 anni, il 10 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale Onu per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata il 10 dicembre 1948. Lo Scopo principale della giornata è educare e sensibilizzare al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Durante le celebrazioni, vengono tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti: il Premio Nobel per la pace, ed il quinquennale Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, istituito dall’Assemblea Generale. Quest’anno, in occasione del trentennale dell’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, Amnesty International, Antigone, Arci, Cild e Cittadinanzattiva manifesteranno con un minuto di silenzio alla Camera per chiedere l’approvazione della legge passata al Senato il 5 marzo scorso ed ora al vaglio della Camera. Un testo che secondo le organizzazioni per i diritti umani, può e deve essere migliorato e attende da 25 anni di essere inserito nel codice penale.