Da ieri siamo entrati a tutti gli effetti nel periodo natalizio e Greenpeace, l’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista, per cercare di porre un limite a quella che è diventata la festa consumistica per eccellenza stila un decalogo natalizio tutto ecologico per far si che queste feste siano il più possibile sostenibili.
I consigli partono dall’utilizzo delle luci natalizie, per ridurne l’impatto si suggerisce l’utillizzo di quelle a basso consumo energetico come lampade fluorescenti compatte (A+ o A++) oppure, una soluzione ancor più sostenibile, con tecnologia LED. Utilizzare quando possibile un timer per gestirne l’accensione e minizzarne l’utilizzo, utilizzando in alternativa all’illuminazione artificiale quella calda e romantica delle candele. Poi sul verde domestico, dalle analisi di Greenpeace (rapporto “Eden tossico”) è emerso che il 79% della “classica” Stella di Natale, scelta da tutti per “addobbare” la casa durante questo periodo, risulta contaminato dai pesticidi killer delle api. Per i dolci di Natale il decalogo propone prodotti di agricoltura biologica, a km zero e di stagione che sono i migliori acquisti per rispettare l’ambiente, evitando inoltre possibili contaminazioni da parte di OGM. Per il cenone e pranzo di Natale, si consiglia di preparare la tavola utilizzando il meno possibile i prodotti usa e getta, non soltanto per quanto riguarda piatti e bicchieri, ma anche nella scelta di tovaglie e tovaglioli di stoffa e non di carta. I piatti da portare in tavola dovranno poi tenere conto, soprattutto in caso di menu di pesce, delle tecniche di pesca, scegliendo quelle sostenibili ed evitando di acquistare specie a rischio estinzione come gamberoni tropicali e tonno rosso. Per l’opzione vacanza Natale con la neve, nel decalogo viene consigliato, a chi decide di trascorre un “bianco Natale”, di orientarsi verso località innevate naturalmente così si risparmierà all’ambiente l’impatto causato dalla produzione di neve artificiale. Se siete sportivi è consigliato anche dedicarsi ad attività meno impattanti come lo sci di fondo e la camminata con racchette da neve. Per lo shopping festivo si consiglia di utilizzare la bicicletta che consente di evitare frustranti situazioni di blocco nel traffico e di evitare le emissioni di CO2 che accompagnano molte delle vetture in circolazione. Altre scelte praticabili sono i mezzi pubblici o i trasporti condivisi (ad esempio car sharing e car pooling). Poi si consiglia di ridurre il numero di regali, o comunque acquisti “green” con un occhio di riguardo alla sostenibilità dell’imballaggio. Evitare poi di acquistare prodotti tanto per fare un regalo, altrimenti si rischia di comprare qualcosa già destinato a finire nel cassonetto dei rifiuti. Se si decide di regalare vestiti, una delle scelte più comuni durante le festività natalizie, il decalogo consiglia prodotti in cotone biologico o firmati dai marchi made in Italy che si sono impegnati a eliminare dal proprio ciclo produttivo le sostanze tossiche pericolose per l’ambiente e i bambini. E per gli scontrini per gli acquisti Greenpeace non chiede di rinunciare alla loro emissione, quanto però di consigliare agli esercenti l’utilizzo di rulli per la stampa prodotti a partire da carta riciclata. Infine il decimo “insolito” ultimo consiglio che Greenpeace fa è quello di Adotta un attivista, perchè adottando un attivista di Greenpeace si aiuterà a finanziare le azioni a favore della Terra messe in atto dall’associazione.