Un po’ disorientati, abbiamo letto nei giorni scorsi una lettera di Demetrio Arena al Sindaco Falcomatà sulla direzione dell’Atam la quale, a dirla con le parole del Sindaco, non può che essere definita una “scellerata gestione manageriale”. Come delineare altrimenti una gestione sulla quale pende una indagine della Procura di Reggio Calabria che ne ha richiesto addirittura il fallimento, con conseguenze devastanti per il nostro Comune, proprietario al 100% dell’Azienda di trasporto pubblico. Arena, nelle sue considerazioni, lamenta ritardi e inadempienze da parte degli Enti territoriali di riferimento, a cominciare dalla Regione, ma dimentica come la Giunta Chiaravalloti, per esempio, non mosse un dito per l’Atam di Reggio Calabria e che, anzi, nel primo piano di riparto, addirittura era l’azienda reggina a dovere restituire una cospicua somma alla Regione . Il primo provvedimento adottato per il riconoscimento dei crediti vantati dall’Atam nei confronti della Regione risale al 2007 e copre il periodo che va dal 1987 al 1999. Con tale provvedimento -voluto dall’avv. Naccari Carlizzi, allora assessore al bilancio della Regione Calabria- veniva erogata all’azienda dei trasporti reggina un’anticipazione di 1,080 mln di euro. Nel 2008 poi, la Giunta Regionale ha finanziato per il 75% l’acquisto di 22 nuovi autobus per l’Atam di Reggio Calabria con un provvedimento che copriva anche i servizi verso l’Università, ma la successiva Giunta, a guida Scopelliti, quel 25% di cofinanziamento, dopo averne disposto la copertura, non lo ha mai erogato, scaricando interamente sull’azienda la parte di mutuo non coperta dalla Regione. Sotto l’impulso dell’avv. Naccari Carlizzi, nel febbraio 2009, la Giunta regionale finanziava un aumento chilometrico di circa 1 mln di km portando l’offerta complessiva urbana su base annua bus/ km a 4.300.000 e extraurbana a 900.000 km in favore dell’Atam di Reggio Calabria, valori superiori a quanto richiesto dalla direzione strategica dell’azienda che già con 700 mila km in più prevedeva di andare in pareggio uscendo dalla crisi che l’attanagliava. Ma l’azienda non seppe mettere in esercizio per intero quel milione di chilometri e, successivamente, il governo Scopelliti, con delibera n. 147 del 30 marzo 2012, taglia all’ azienda Atam 122 mila Km precedentemente autorizzati e finanziati, ma non ancora eserciti dall’azienda. Inoltre, in questi anni non si è stati in grado di dotare Reggio Calabria di un piano del traffico, unico capoluogo di provincia a non averne uno. Come definire questa gestione se non scellerata? Non vogliamo alimentare divisioni o rancori né criminalizzare nessuno, ma non dimentichiamo che quando dai banchi dell’opposizione chiedevamo al Sindaco della nostra città uno scatto di orgoglio, un segnale di discontinuità nella consapevolezza che il modello Reggio avrebbe travolto chiunque ne avesse preso parte, siamo rimasti assolutamente inascoltati. Certe esternazioni sulle dichiarazioni del Sindaco Falcomatà ci appaiono oggi, quindi, fuori luogo e ciò che i reggini stanno pagando a caro prezzo reputiamo non sia frutto di divisioni e rancori, ma delle dissennate politiche che la destra ha messo in atto in città negli anni in cui ha amministrato. Tuttavia, un clima di collaborazione non può che rendere più agevole il percorso di ricostruzione della città, per cui riteniamo che la disponibilità manifestata durante il primo consiglio comunale, da parte di tutte le forze politiche che lo compongono, rappresenti un fermo punto di partenza da cui procedere.
Partito Democratico reggino