Alla luce dello scandalo “mafia capitale”, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi invoca l’immediato scioglimento del Comune di Roma e auspica subito nuove elezioni locali. L’ex premier ritiene infatti che: “di fronte alla situazione che sta emergendo nell’inchiesta sulla gestione del Comune della Capitale, le forze politiche devono reagire. L’unica reazione accettabile è lo scioglimento del consiglio comunale”. Di altro avviso il ministro dell’interno Angelino Alfano, in quanto ritiene che è giusto punire i colpevoli ma non la città: “Il commissariamento del Comune è un procedimento molto complesso e bisogna andarci con i piedi di piombo. Non si annuncia un commissariamento, anche perché il sindaco Marino non è coinvolto da queste vicende e Roma è una città sana. Non è marcia”: così il ministro dell’Interno Angelino Alfano al suo arrivo al consiglio Ue rispondendo alle domande. “L’attitudine del governo non è quella di punire una città – dice – ma quella di aiutare forze dell’ordine e magistratura a fare sì che si puniscano i colpevoli”. Intanto il leader della Lega Nord Matteo Salvini, propone la candidatura di un esponente del Carroccio come futuro sindaco di Roma. “Ci stiamo lavorando – spiega il leder della Lega –, se volete sapere la verità me lo chiedono i romani stessi: hanno provato di tutto, prima sinistra poi destra adesso ancora sinistra. Un sindaco della Lega a Roma potrebbe essere la soluzione e fare la differenza”.