Sono passati 10 giorni dalla vittoria della competizione elettorale per l’elezione a Presidente della Regione Calabria di Gerardo Mario Oliverio (PD) ed ancora oggi non si ha la definitiva ufficialità su quel voto e sul consiglio regionale che ne deriverebbe, in quanto non sono terminate le operazioni di riconteggio dei voti. Nella fattispecie rimane in sospeso ancora il paesino di Castrolibero, piccolo centro in provincia di Cosenza, dove pare si sarebbero verificate (in due sezioni) delle incongruenze durante le operazioni post-elettorali. Sembra che, in base anche a quanto si leggeva su molte testate on line, ci sarebbero stati più votanti degli aventi diritto. I documenti sui quali la Commissione regionale calabrese ha iniziato a lavorare sono circa 2400 che sono arrivati nove giorni dopo al tribunale di Catanzaro. Tempi inammissibili per un Paese evoluto come il nostro, anche se la Calabria è sempre un caso a se stante. Il successo del candidato di centrosinistra, non è minimamente da mettere discussione, visto il pesante distacco in percentuale inflitto da Mario Oliverio a Wanda Ferro, eppure le Elezioni Regionali 2014 non possono ancora considerarsi un capitolo chiuso. E’ una situazione al limite del paradossale, se si va sulla pagina ufficiale del Ministero degli Interni, nella sezione dedicata alle elezioni regionali, il nostro presidente, dopo una decina di giorni, ancora non risulta ufficializzato. La riflessione alla cui induce questa strana circostanza è: perché mai l’operazione di riconteggio di poche schede stia richiedendo tempi così lunghi? (il tutto lo si dava per concluso il 28 novembre prima e poi l’1 Dicembre). Si parla tanto di trasparenza ma queste stranezze minano ancor di più la fiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.