C’è una Calabria positiva che ha valori, che ha idee, che agisce per realizzarle verso un futuro migliore. Ma che, nonostante sia maggioritaria, spesso viene ignorata per far spazio a quella negativa che, purtroppo, ha la meglio anche mediaticamente. Di questa Calabria positiva, che resiste, non si abbatte e guarda avanti e che si spera venga finalmente valorizzata, fa parte la giovane mamma, ingegnere e startupper Menia Cutrupi. E pure la sua creatività, la sua ostinazione, il suo coraggio e i suoi sacrifici opposti ad ogni ostacolo parlante e non parlante, il suo “MammaMenia”, progetto che prevede lo sviluppo di una piattaforma on line capace di commercializzare “cofanetti di coccole” (servizi multisettoriali comprendenti benessere della persona, organizzazione evento ed ulteriori servizi aggiuntivi ) . Lo spirito di Menia, il suo amore da mamma e da calabrese attaccata ad una sua terra che vuole riscattare e il progetto “MammaMenia” sono stati prima apprezzati nel corso della tappa reggina del tour nazionale “Startup Barcamper”, iniziativa itinerante finalizzata ad individuare e sostenere idee innovative da trasformare in impresa. E lo sono stati anche qualche giorno fa in occasione del “Techgarage”,evento finale di “Startup Revolutionary Road”, svoltosi a Monza, visto che il progetto Mammamenia.it è arrivato a disputare la finalissima del contest nazionale tra i migliori 10 progetti in Italia ” . La vittoria non è arrivata, ma la promessa è stata mantenuta e il fucsia, il vivo colore di “Mammamenia”, ha colorato la grigia invernale Brianza, lanciando due messaggi fondamentali: si può e si devono sconfiggere “immobilismo” e “distruttismo” muovendosi e costruendo, il primo, e si può e si deve costruire futuro sognando ed innovando dopo essersi rimboccati le maniche, il secondo. E non ci sono solo questi messaggi, ma anche la concreta testimonianza che questi sono possibili, visto che, in pochi mesi, Menia ha cambiato la propria vita realizzando un suo sogno che adesso è pronta a portare avanti. Per sé, per i propri bimbi , ma pure per una Calabria, un Sud e un’Italia migliori.