di Carlo Viscardi – Osservando le “uscite” politiche e le dichiarazioni dei maggiori leader negli ultimi giorni, sinceramente non è che si capisca molto. Possiamo affermare che Grillo col suo M5S, sembrerebbe votato all’autodistruzione, perché più che espulsioni non fanno… ma gli espulsi dove vanno a finire?!? Nelle file degli altri partiti verrebbe logicamente da pensare, magari transitando nel gruppo misto prima di schierarsi definitivamente o per la dx o la sx. Poi abbiamo il Premier ed il Cavaliere che continuano a “duellare” a colpi di “sciabolate” uno coi suoi continui slogan, l’altro con le sue continue dichiarazioni una volta pro un’altra contro il Premier. “Siamo già in campagna elettorale, non sappiamo se le elezioni si terranno in primavera con il Consultellum, o dopo con l’Italicum, ma di certo siamo in una democrazia che non è totale” così dichiarato in collegamento telefonico con una iniziativa di FI per il “No tax day” a Roma. Una dichiarazione che lascia intuire la voglia di un confronto con l’Italia tutta e soprattutto col Premier… E le dichiarazioni continuano sottolineando che il Natale 2014 sarà un Natale magro in cui all’imperterrita crisi va’ aggiunto un aumento del numero dei disoccupati, e definisce questo governo come il “governo dei maghi, quello dei record delle promesse e di più tasse per gli italiani”. Un attacco a 360° a Matteo Renzi e a tutto l’Establishment governativo affermando : “non siamo in una democrazia: c’è il terzo governo non eletto, una maggioranza carpita in modo non lecito, con parlamentari dichiarati incostituzionali dalla Consulta; se poi questi deputati e senatori incostituzionali eleggono il presidente della Repubblica?”…… Di certo non un’esplicita “dichiarazione di guerra” ma una serie di “lecite domande” tipiche del carattere del Cavaliere, che in merito alla prossima elezione al colle accenna al nome dell’ex primo ministro Giuliano Amato. “Berlusconi rispetti i patti: prima approviamo l’Italicum, poi potremo parlare di Quirinale….” Questa la prima replica del Premier al Cavaliere dai microfoni di IN ½’ORA, precisando che prima di candidare, o rendere pubblici i candidati a lui graditi, vorrebbe aspettare le dimissioni del Presidente aggiungendo : “i nomi si fanno per sostenerli o per bruciarli. E’ sempre la stessa storia dal 1955. La corsa è piu’ complicata del palio di Siena. E i cavalli non sono nemmeno entrati nel campo”, dando delle “scadenze” anticipa che la riforma della legge elettorale entro Natale andrà in Aula, non precisando e non garantendo se prima dell’inizio del nuovo anno ci sarà o meno una votazione, e quindi indirettamente dando ragione alle dichiarazioni del Cavaliere sulla realtà o meno di eleggere il Nuovo presidente della Repubblica prima della legge elettorale e della riforma del senato. Alla domanda di una possibile o eventuale apertura ai grillini Renzi dichiara : “Se i Cinque Stelle sono disponibili a scrivere assieme regole, tutta la vita;” e lanciando l’ennesima “sfida” al suo omonimo: “ Non ho paura della Lega e di Salvini o di Beppe Grillo e del movimento 5 stelle: Grillo ha cavalcato la rabbia, noi abbiamo cavalcato la speranza e vinto 40 a 20”. Giustamente per poter mantenere in piedi il governo, in vista di dissidenti del suo stesso partito e delle “incrinature” che stanno nascendo nel “patto del Nazzareno” deve portarsi avanti e “ammicca” palesemente ai Grillini… Sembra tanto di stare difronte ai famosi “giochi di potere” della tanto “sbeffeggiata” prima repubblica dove le maggioranze si creavano ad hoc a seconda delle necessità….
Sicuri che sia veramente finita la Prima Repubblica?