di Fabrizio Pace – Forza Italia torna in piazza in tutta Italia per dire ” basta alle tasse” ma più generalmente esprimere un forte disaccordo nei confronti della politica economica del Governo di Matteo Renzi.
A Milano nel gazebo in piazza San Fedele durante il No Tax Day è intervenuto anche il presidente Silvio Berlusconi, accolto da qualche centinaio di militanti festosi, il cavaliere ha deciso di tornare a parlare (la sua attuale situazione la condanna ai servizi sociali gli vieta una partecipazione attiva alla vita politica e con gli avvocati che gli impongono di non parlare pena gli arresti domiciliari).
Berlusconi è conscio che l’emorragia di consensi subita da Forza Italia è effetto del suo forzato allontanamento dal partito. Il cavaliere rompe gli indugi e va giù duro contro il Matteo Renzi, il suo partito appoggia solo per quel che riguarda le riforme istituzionali ma al quale si oppone in maniera ferma e decisa sul piano della politiche economiche.
Questo governo ha fatto sprofondare il mondo dell’occupazione nel Paese a livelli che lo riportano indietro di quasi 40 anni. “Il Jobs Act non serve assolutamente: non verrà assunto nemmeno un giovane”.
Per il lavoro si dovrebbe attuare una “riduzione in 3-4 anni fino all’abolizione dell’Irap”, insieme alla “decontribuzione completa per 3 anni” per le ditte che assumono a tempo indeterminato. Grossi dubbi e discrepanze anche sulla politica fiscale dell’attuale esecutivo, ancora una volta si colpisce la prima casa per la quale chiede l’abolizione totale della tassa.
Berlusconi espone anche la sua soluzione al problema: “Per 6 mesi compravendite delle case senza alcuna imposta” e una flat tax per tutti con una tassazione al 20% del reddito per le famiglie”. Sul problema delle pensioni troppo basse il leader di FI propone un aumento di tutte le pensioni minime per tredici mensilità e di detassare subito le case di proprietà delle persone anziane.
Infine riguardo la politica estera Berlusconi propone, oltre all’immissione di “forte liquidità” per dare ossigeno alla crescita, una situazione di svalutazione monetaria dell’euro che lo faccia arrivare ad una situazione di cambio con il dollaro di “uno a uno”. Un cenno di compiacimento per l’ascesa politica di Matteo Salvini anche se smentisce che possa attualmente essere il candidato di un’eventuale coalizione di centro destra. (foto di repertorio)
Fabrizio Pace