di Fabrizio Pace – Se ne parlava già da ieri della visita di Matteo Renzi, attuale Presidente del Consiglio, a Reggio Calabria. Tutte le volte che il leader del PD nazionale viene a Reggio fa come si suol dire “toccata e fuga” . I sindacati dei lavoratori hanno minacciato sin da ieri uno sciopero per manifestare contro l’attuale pessima situazione del lavoro in città e in tutta la regione. Gli esponenti dei sindacati avrebbero incontrato il Sindaco e la minaccia di sciopero si è poi trasformata in turbolenta protesta. La strada che conduce alla fabbrica dell’Ansaldo Breda (la vecchia OMECA) di Reggio Calabria è stata presa d’assedio dai lavoratori dei sindacati e dai precari “armati” di bandiere, megafoni, fischietti e qualcuno anche di uova; i manifestanti, si sono ritrovati di fronte all’ampio piazzale della fabbrica, dove sono stati accolti dalle forze dell’ordine schierate con i reparti antisommossa. La città in ginocchio, il lavoro che latita da anni e l’Ansaldo Breda che pur essendo un’eccellenza mondiale non “naviga” in buone acque, (alcuni bene informati dicono che ci sia la possibilità della vendita ad un colosso indiano). Matteo Renzi atteso alle officine intorno alle 14.00, si è fatto attendere per circa un’ora e nell’attesa sono arrivati ad accoglierlo molti esponenti della politica locale. Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il vice sindaco Saverio Anghelone, il Presidente della Regione appena eletto Mario Oliverio, molti consiglieri comunali e regionali, per lo più appartenenti all’area della sinistra e qualcuno dell’NCD. Tutti hanno voluto presenziare a quello che più che un incontro per discutere i problemi reali del lavoro, è sembrata una vera e propria passerella “VIP”. Incredibilmente lasciato fuori dai cancelli perché non in lista il Senatore Antonio Caridi il quale in un comunicato diramato alle agenzie di stampa ha raccontato: “All’Ansaldo Breda di Reggio Calabria oggi si è svolta una vera e propria riunione di partito, anziché una visita istituzionale. Questo pomeriggio mi sono recato allo stabilimento reggino dove il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aveva un incontro e dove tra l’altro ha ricevuto bordate di fischi. Nonostante avessi fatto richiesta alla Presidenza del Consiglio già da ieri di voler partecipare all’evento, in quanto componente della Commissione Industria al Senato e rappresentante delle istituzioni eletto in Calabria, stamani sono stato respinto all’ingresso. Eppure all’interno dell’Ansaldo Breda venivano fatti accomodare ex parlamentari del Pd e personaggi che certamente potevano avere minore interesse del sottoscritto nel partecipare. Ritengo questo comportamento non degno, non soltanto della normale prassi e del relativo garbo istituzionale, ma non consono al galateo e al vivere civile. Ignoro le cause per cui la Presidenza del Consiglio abbia assunto tale incivile condotta, ma voglio chiarire a tutti che tale episodio non resterà senza opportune conseguenze” . In effetti tutti i partecipanti blindati a distanza ragguardevole dalla folla in protesta non hanno ritenuto di dover rilasciare dichiarazioni o incontrare i rappresentanti, forse perché avevano capito bene l’animo non pacifico della protesta. Unica “mosca bianca” la ministra agli affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, che chiamata a gran voce ha avuto il “coraggio” di avvicinarsi alla folla, incurante della dose massiccia di fischi e parole poco gentili con le quali è stata appellata. Dopo un lungo e costruttivo tour all’interno della fabbrica, durante il quale accompagnato dal ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan e dall ‘A.d. Mauro Moretti , oltre che dal folto “codazzo” dei politici locali, il Presidente del Consiglio ha potuto ammirare i nuovi treni che viaggeranno in alcune delle più avveneristiche metropoli del mondo. Matteo Renzi alla fine dell’incontro, è andato via senza fermarsi a dare ascolto alla folla radunata fuori. A molti dei presenti è sembrata quasi una riunione di partito, non si è compreso bene qual è stato lo scopo della visita vero e proprio, una significativa presa per i fondelli per coloro che aspettavano risposte o soluzioni a problemi concreti che riguardano il mondo del lavoro.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.