L’ inquinamento industriale costa all’Italia 61 miliardi

inquinamento-fabbricheDa un’analisi fatta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) risulta che l’Italia ha dovuto saldare un conto altissimo per le emissioni di gas serra prodotte dal 2008 al 2012. Nell’analisi si parla di una spesa compresa tra i 26 e i 61 miliardi di euro. Dai dati pubblicati è venuto a galla che le 14.325 industrie europee causano ai cittadini dell’UE un danno economico calcolato tra i 59 e i 189 miliardi di euro all’anno. Ciò vuol dire che ogni cittadino, annualmente, paga per l’inquinamento atmosferico un conto compreso tra i 115 e i 368 euro. E pensare che tutti questi disastri potrebbero essere facilmente evitati mettendo a norma le industrie responsabili del problema che sono solo l’1% del totale delle imprese attive sul territorio dell’UE, cioè pari a 147 industrie. L’Italia paga, oltre all’alto prezzo in vite umane, con le morti causate dalle malattie respiratorie legate all’inquinamento atmosferico generato dalle industrie, anche un prezzo alto nell’agricoltura, la quale si trova a dover fronteggiare i problemi derivanti dalle eccessive concentrazioni di gas serra, come la riduzione dei raccolti a causa dei cambiamenti climatici. Ma non solo, molti lavoratori sono costretti, per vari giorni all’anno, a rimanere a casa per patologie che originano dalla cattiva qualità dell’aria nelle grandi città, per cui un calo della produttività in campo lavorativo. E la sanità pubblica italiana, gravata dalle spese di queste malattie sempre più in costante crescita, è quella che alla fine risulta pagare il prezzo più elevato. Ci sono poi da considerare anche le multe da parte dell’UE nei riguardi dell’Italia per lo sforamento dei livelli di smog, soprattutto nelle grandi città. Nella classifica dell’AEA sulle industrie europee più dannose ci sono otto industrie che si trovano in Germania, sei in Polonia, quattro in Romania, tre in Bulgaria e Gran Bretagna, due in Grecia, uno in Repubblica Ceca, Estonia e Slovacchia. Il nostro Paese risulta essere anche tra quelli più inquinanti insieme alla Germania, alla Polonia, alla Francia e alla Gran Bretagna. In questi Paesi si concentra infatti gran parte del tessuto industriale europeo. A fare più danni però sono le aziende energetiche (67% del totale). Seguono processi di produzione (17%), la combustione del manifatturiero (12%), agricoltura (2%), rifiuti (1,6%).

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About the Author: Katia Germanò