Ramonda: «Inaccettabile finanziare l’industria militare tagliando sul servizio civile»
«È doloroso constatare come si trovino soldi per acquistare nuovi aerei F35 a scopo militare e non si trovino i soldi per dare la possibilità a tanti giovani di svolgere il servizio civile». È il commento di Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, alla notizia della doppia bocciatura ad altrettanti emendamenti votati recentemente in commissione Bilancio della Camera che nell’ambito del dibattito sulla Legge di Stabilità chiedevano, rispettivamente, il dimezzamento del programma F35 e l’incremento della dotazione di risorse da destinare al Servizio Civile da 65 a 200 milioni. «Un innalzamento che era possibile – prosegue Ramonda – visto che l’acquisto confermato qualche settimana fa di due nuovi aerei da guerra F35 comporterà un esborso aggiuntivo di circa 100 milioni a velivolo. È inaccettabile che si scelga di far volare ancora più in alto il business dell’industria militare tarpando le ali all’entusiasmo e alle potenzialità di tanti giovani che in questo modo continuano ad essere considerati un costo anziché una risorsa per il nostro Paese». «È alquanto semplice dimostrare che le risorse ci sarebbero, un po’ più complesso trovare la coerenza fra gli annunci e le scelte del Governo che promette il Servizio civile Universale a 100.000 giovani entro il 2017, ma per il 2015 prevede la quota più bassa mai stanziata» sottolinea Nicola Lapenta, responsabile del Servizio Civile per l’Associazione.