Considerato che in questi giorni è stata diffusa la notizia di una cattiva informazione sul gioco d’azzardo, l’Osservatorio sulla ndrangheta, nel continuare a sostenere il valore dell’ordinanza del Comune di Reggio Calabria che limita gli orari di apertura delle sale da gioco, intende precisare quanto segue: E’ ormai ampiamente noto che tutto il sistema di controllo amministrativo e gestionale del gioco è nettamente insufficiente a causa della straripante distribuzione degli apparecchi di gioco. Lo testimoniano le numerose inchieste in varie parti d’Italia (non solo in Calabria) che hanno documentato la manomissione di slot machine e l’accaparramento di quote del mercato da parte della criminalità;
– evidente per le numerose e documentate indagini realizzare fino a oggi, che non è possibile sostenere l’affermazione che non può esservi la criminalità. Bisognerebbe quantomeno usare il condizionale o spiegare in base a quali elementi si afferma questo dato;
Anche se il gioco d’azzardo rispetta le autorizzazioni previste dalla legge non deve interferire nel territorio cittadino – come in realtà invece avviene – con i valori della civile convivenza, della tutela dei minori e della popolazione in generale, con lo svolgimento delle funzioni urbane e con la sicurezza. Tutte competenze che sono attribuite dall’ordinamento al Comune;
– Infine la “ludopatia” (più esattamente la dipendenza da gioco d’azzardo) non è una condizione innata della persona, ma l’effetto di un’offerta pervasiva di gioco d’azzardo: a tutte le ore e ovunque. Quindi le limitazioni, anche molto severe, sono necessarie e vanno auspicate.
Osservatorio sulla ndrangheta