In occasione della settima edizione dello “Sciacca Film Fest”, nell’ambito dell’iniziativa “Export Sud” dell’Istituto Commercio Estero, sei delegati statunitensi hanno incontrato alcuni editori siciliani con l’obiettivo di promuovere iniziative comuni e ideare nuove strategie di mercato.
Ad attirare l’attenzione dei delegati americani, dopo i libri dello scrittore siciliano più amato d’Italia, Andrea Camilleri, è stato il volume edito da Caracol “Le eruzioni dell’Etna nell’opera di Orazio Silvestri (1835 – 1890). Il disegno come strumento per l’osservazione scientifica” di Stefano Branca, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Tiziana Abate, ricercatrice presso l’Università La Sorbona di Parigi e Carmelo Monaco, professore dell’Università di Catania.
Il volume, frutto di pazienti ricerche condotte nel corso di diversi anni, pubblicato con il supporto dell’Ingv, descrive la vita e la carriera del fiorentino Orazio Silvestri (1835-1890), vulcanologo che si è dedicato essenzialmente allo studio dei fenomeni eruttivi dell’Etna, in una fase molto importante nello sviluppo delle Scienze della Terra. Infatti, proprio nell’Ottocento, la rappresentazione dei fenomeni eruttivi inizia a essere sistematicamente realizzata non più come semplice opera pittorica bensì attraverso il rilievo topografico. Fra i numerosi scienziati italiani ed europei che si sono dedicati allo studio dell’Etna, gli viene riconosciuto un posto di primo piano. Grazie ai numerosi documenti inediti presentati, gli autori hanno tentato di ricostruire il ruolo del disegno nella sua attività scientifica quale procedimento privilegiato per lo studio del territorio etneo e soprattutto per la documentazione dei fenomeni connessi alle sue modificazioni sotto l’azione dei processi vulcanici. Il giornale “Publishers Weekly”, cita tale opera all’interno dell’articolo”Discovering writers in Sicily”, illustrandone la copertina.