Dopo i rispettivi parlamenti di Gran Bretagna ed Irlanda, quello spagnolo è il terzo parlamento europeo a pronunciarsi in favore del riconoscimento della Palestina come Stato indipendente. Il parlamento spagnolo ha votato dunque per il riconoscimento dello Stato di Palestina proprio a poche ore dall’attentato alla sinagoga di Gerusalemme, approvando con voto all’unanimità una risoluzione non vincolante per il governo. Sono tuttavia 134 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese ed ultimo è stato il governo svedese, anche se rimangono fuori altri grandi paesi europei e gli Usa, ancora troppo legati a Israele.
Il testo spagnolo impegna il governo a “riconoscere la Palestina come Stato, soggetto di diritto internazionale”, riaffermando “la convinzione che l’unica soluzione possibile per il conflitto è la coesistenza di due Stati, Israele e Palestina”. Il ministro degli esteri, Josè Manuel Margallo, ha espresso la speranza che la risoluzione “contribuisca a sbloccare un processo di negoziati in situazione di stallo da molti anni”, affermando che la Spagna cercherà di favorire un “dialogo per la pace, la scurezza e lo sviluppo della regione”.
“Crediamo che sia un brutto momento per parlare di riconoscimento, soprattutto alla luce dell’attentato oggi a Gerusalemme – ha dichiarato all’Ansa l’ambasciatore israeliano in Spagna, Alon Bar – perché fomenta misure unilaterali, alimenta la violenza, non beneficia il processo di pace in quanto anima i palestinesi a cercare il riconoscimento internazionale invece di sedersi a un tavolo e negoziare”.
D’altro canto però, secondo Alon Bar, il testo approvato oggi cerca di imporre che il riconoscimento debba essere il risultato di negoziati e che debba avvenire nel contesto della Ue e nel quadro di un accordo globale, esprimendo dunque una posizione che è anche quella di Israele.