“Mi rivolgo a tutti i cattolici di questa terra, affinché nel giorno di una canonizzazione straordinaria di un grande calabrese possano difendere insieme a noi un’identità messa a rischio da chi ha barattato per un niente i valori della famiglia”. Lo afferma in una nota, Nico D’Ascola, candidato a governatore per Alternativa Popolare.
“Ho deciso di candidarmi- afferma D’Ascola- perché credo sia necessario diffondere una cultura del sostegno e della solidarietà tra le nostre famiglie e per difendere questa istituzione da chi vorrebbe far diventare il matrimonio una farsa. Sono laico pur essendo credente’ – continua D’Ascola- e non accetto il razzismo e la discriminazione verso nessuno. Quello che sta succedendo nel mondo politico italiano è un’ aggressione ai valori di una Chiesa che è simbolo di amore e di perdono. Per tanti anni una buona parte dei cattolici italiani ha votato Forza Italia, credendo nel suo ruolo moderato e nella difesa dei valori cristiani. Forza Italia ha fatto marcia indietro sulla tutela della famiglia- prosegue D’Ascola – facendosi dettare la linea da Luxuria: si ai matrimoni gay, si alle adozioni di bambini da parte dei gay.
Noi diciamo si ai diritti civili tra le persone, ma NO al matrimonio tra persone dello stesso sesso e NO alle adozioni di bambini da parte degli omosessuali. In questo Paese definirsi credenti diventa ridicolo per minoranze. Noi lo rivendichiamo con gioia, senza essere superiori a nessuno, ma senza sentirci inferiori a nessuno. Se i cattolici voteranno domenica per le nostre liste in Calabria- aggiunge D’Ascola- manderanno un segnale a Roma e uno ad Arcore: il segnale di chi si apre ai diritti delle persone senza trasformare la famiglia in una farsa. A tutti i cattolici chiedo un voto- conclude Nico D’Ascola- che sia di rispetto per una Chiesa che è il fulcro della nostra storia culturale e morale.