di Ilenia Borgia – Matrimoni in crisi? Questa volta non si tratterebbe dei diverbi di coppia, ma dei dati registrati da una recente indagine Istat dai quali emerge un calo ingente di chi sceglie di convolare a nozze. Ad ogni modo, chi sceglie di pronunciare il proprio “sì” davanti ad un funzionario civile o religioso sceglie di firmare per la separazione dei beni. Sono sempre di più le coppie che scelgono il rito civile (in particolare, coppie del Nord e del Centro Italia), ma non basta questo a rendere le cifre un po’ più alte. Nel 2013 il numero dei matrimoni si aggira al di sotto dei 400.000, dove solo 194.057 matrimoni sono stati celebrati in Italia. Ben -13.081 rispetto l’anno precedente. L’Istat, inoltre, effettua un quadro generale degli ultimi 5 anni, dove la diminuzione delle nozze arriva a toccare quota -53.000. Sarà la crisi economica, la mancanza di fiducia a lungo termine o semplicemente un modo per evitare le spese folli che le tradizioni italiane comportano, ma i dati parlano chiaro: nozze celebrate con rito religioso 111.545 nozze, più di 44.000 (-29%), matrimoni celebrati con il solo rito civile 82.512 (-9% ).