di Ilenia Borgia – Sempre coerente, sempre molto diretto e cristallino. Non c’è discorso in cui appaia titubante o dubbioso, Papa Francesco non smette di lanciare appelli ai fedeli, e non solo. Lo fa con precisione e fermezza, con preparazione e raziocinio, anche quando l’argomento da trattare è la “corruzione” e – di conseguenza – i corrotti. Li definisce “cristiani verniciati” ovvero “pagani con due pennellate di cristianesimo, abituati alla mediocrità”. Con queste parole Papa Francesco denuncia il rapporto morboso tra l’uomo e il denaro, sulla dipendenza dell’apparire. Continua il discorso, Bergoglio, toccando vari punti di quella ideologia che rovina le genti, ed i modi di fare deleteri legati anche alle chiacchiere: “Ma per favore, che non ci sia tra voi il terrorismo delle chiacchiere, cacciatelo via. Ci sia fraternità, e se hai qualcosa contro tuo fratello, diglielo in faccia, una volta finirà a pugni, ma meglio questo che il terrorismo delle chiacchiere”. Non conosce mezzi termini Sua Santità, e non pone limiti di ammonizione verso i mali di questo mondo, ma – al contempo – non si sottrae nel dare spunti positivi: “La prima cosa: aiutare la Chiesa a crescere per via di attrazione, senza preoccuparsi di fare proseliti, attrazione”.
