04\11\2014 – di Giuseppe Dattola – Daniel Leone è un ragazzo di 21 anni che ha realizzato il suo sogno: quello di diventare un giocatore professionista. Daniel Leone è un calciatore della Reggina; di ruolo fa il portiere con un futuro radioso davanti. Si è parlato spesso delle sue gesta sportive me, nelle ultime settimane, Daniel è stato, purtroppo, nominato spesso per una situazione che ha fatto preoccupare una intera città. Reggio Calabria è rimasta scossa dal sapere che il giovane numero uno è stato operato d’urgenza per un serio problema che avrebbe potuto portarlo via se non fosse stato preso in tempo. Fortunatamente, Leone è un tesserato di una società di calcio da sempre attenta a queste situazioni e lo staff medico amaranto si è accorto subito della gravità di un malessere che non si è riusciva a spiegare e si è immediatamente mossa per prestare le cure mediche necessarie. . Adesso si parla di tutto questo con un filo di speranza perché l’intervento è perfettamente riuscito e Daniel è già tornato in giro. Non sono stati giorni facili per questo ragazzo e per la sua famiglia che si è dovuta trovare a gestire un evento del genere e, fra l’altro, del tutto inaspettato: “E’ successo tutto all’improvviso – sono le parole del padre di Daniel, il signor Michele – non potevamo mai immaginare di ricevere una notizia del genere. Le sensazioni quando vieni a sapere che tuo figlio rischia la vita non si possono descrivere, devi stringere i denti ed affrontare tutto con tanta forza.”. Adesso le cose sembrano andare meglio: “L’operazione è andata molto bene; in questi giorni aspettiamo gli esiti degli esami post-intervento ma siamo già felici perché Daniel sta meglio ed è di nuovo in piedi ed è già andato a trovare i suoi amici ed i sui compagni di squadra al Sant’Agata.”. E’ il momento anche di dire tanti grazie: “Ci sono tante persone a cui dobbiamo porgere le nostre riconoscenze: intanto diciamo grazie alla società Reggina ed a tutta la dirigenza per il supporto che hanno dato a mio figlio; grazie al dottor Favasuli, il primo a capire la gravità del problema di Daniel, grazie alla struttura ospedaliera dove si è svolto l’intervento, grazie all’equipe che ha salvato mio figlio. Vorrei anche mandare un bacio alla ragazza di Daniel ed a tutta la sua famiglia: la loro vicinanza ci ha permesso di affrontare la situazione con ancora più forza. Ma voglio dire grazie a tutta la città che ci ha mostrato tutto il suo calore, in quei giorni difficili: avere centinaia di dimostrazioni di affetto ci ha fatto tanto piacere.”. D’altronde, Daniel è ormai un reggino: “La nostra famiglia si trova benissimo a Reggio Calabria, ormai ci consideriamo parte della città, un posto bellissimo dove ci sono persone che sanno volere bene e lo dimostrano in ogni situazione.” Daniel sta meglio ed è sulla via della guarigione, mentre la sua Reggina stenta in fondo alla classifica: “E’ vero ma sono sicuro che è un momento che passerà presto; la società è seria ed è guidata da persone competenti; anche l’allenatore è molto bravo serve tempo ma sono convinto che, presto, parleremo di una grande Reggina.”. Intanto parliamo di un grande giovane uomo chiamato a superare problemi difficili per chiunque, figuriamoci per chi ha la spensieratezza dei vent’anni ma il portiere amaranto ha dimostrato tutta la sua maturità di chi sta diventando uomo; le difficoltà ti fanno crescere e Daniel, lo ha dimostrato per come ha affrontato un problema che lo avrebbe potuto mandare al tappeto. Il suo animo sportivo è venuto fuori ed, adesso, non vede l’ora di tornare a mettere i guanti da portiere ed allenarsi assieme ai compagni di squadra della sua Reggina che non vede l’ora di abbracciare il suo giovane talento.