“Il reintegro di De Magistris mi fa pensare che viviamo proprio nel Paese di Giufà”. Così, in una nota, il segretario Questore del consiglio provinciale Michele Marcianò, da ieri nel gruppo misto. “Una norma palesemente incostituzionale – spiega Marcianò – è stata finalmente rimessa in discussione, ma è impossibile, in questo frangente, non pensare ai danni che essa ha arrecato a tanti amministratori ed alle loro comunità. l’esempio a noi più vicino è quello di Giuseppe Scopelliti che, anche senza dimissioni, sarebbe stato sospeso ingiustamente e non avrebbe potuto continuare a governare la regione Calabria. È preoccupante, però, che dalla politica calabrese non sia arrivata nessuna considerazione su una vicenda così paradossale. Ma in questo contesto l’analisi da fare è ancora più sottile: se Scopelliti non si fosse dimesso, rispettando la pronuncia del Tribunale sarebbe stato, ne sono certo, subito sommerso di critiche e insulti. Sarebbe stato etichettato come un “delinquente” innamorato della poltrona e del potere. Oggi – aggiunge Marcianó – che da Napoli giungono notizie differenti, le uniche voci che si levano livello mediatico sono quelle che danno comunque addosso all’ex governatore, reo secondo alcuni di aver fatto un errore dimettendosi. Una tesi paradossale e che viaggia in direzione contraria rispetto ai valori etici e morali che la politica dovrebbe trasmettere e che Scopelliti con le sue dimissioni ha voluto incarnare rispettando la Magistratura e attendendo i restanti gradi di giudizio non ricorrendo contro la decisione del Tribunale.
Di Scopelliti si parla e si scrive ogni giorno, segno inequivocabile del suo peso politico. Ciò che mi viene in mente, adesso, è un vecchio ritornello di una canzone degli anni ’60 che fa “se sei bello ti tirano le pietre….se sei brutto ti tirano le pietre…”
Michele Marcianò
Segretario Questore della Provincia di Reggio Calabria