La città di Gerusalemme risulta blindata per l’allerta attentati e l’accesso alle moschee nuovamente chiuso dopo arresti e violenze. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato infatti la chiusura ad oltranza per musulmani ed ebrei della Spianata delle moschee di Gerusalemme, in seguito all’attentato contro il rabbino Yehuda Glick, un attivista di estrema destra che questa notte è stato ferito gravemente in un agguato. Intanto un palestinese è stato ucciso nella propria abitazione a Gerusalemme est da una unità speciale della polizia israeliana, poichè era sospettato di aver attentato alla vita del rabbino Glick, americano di origine ed a capo del movimento chiamato “I Fedeli del Monte del Tempio”, che ha come obiettivo la costruzione del Terzo tempio nel luogo della Spianata, e vorrebbe che le moschee di al Aqsa e la cupola della Roccia venissero spostate in un altro Paese. Il palestinese ucciso, secondo la ricostruzione fatta dalla destra israeliana, avrebbe avvicinato in moto il rabbino, gli avrebbe chiesto se fosse davvero lui e poi gli avrebbe sparato. In queste ultime ore dunque la tensione si è notevolmente alzata e la situazione sembrerebbe destinata a peggiorare.