INGV: il progetto EPOS

INGVSi è aperta oggi a Roma alle 14.30, presso la sala conferenze dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in via di Vigna Murata 605, la Conferenza internazionale di tre giorni (dal 22 al 24 ottobre) per lanciare la fase di implementazione del progetto EPOS (European Plate Observing System), riconosciuto dal Consiglio di Competitività dell’Unione Europea come una delle tre infrastrutture di ricerca prioritarie per l’Europa. EPOS (http://www.epos-eu.org/), è un Super-Laboratorio virtuale aperto a tutti i ricercatori europei del settore delle Scienze della Terra solida (geologi, fisici e quanti studiano la parte solida del nostro pianeta). Una nuova piattaforma per promuovere la ricerca scientifica e incentivare progresso e innovazioni per la comprensione dei processi fisici che generano terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti. Inoltre EPOS sta costruendo una nuova infrastruttura di ricerca che consentirà la condivisione virtuale dei risultati delle ricerche teoriche e sperimentali e l’accesso a nuovi dati, prodotti scientifici e laboratori. L’infrastruttura sta concludendo con successo i quattro anni della sua fase preparatoria e si prepara ad affrontare la fase di implementazione per costruire la nuova piattaforma di ricerca Europea. I rappresentanti dei Governi di 18 paesi Europei hanno optato per la costituzione di un soggetto legale (European Research Infrastructure Consortium) per EPOS, che sarà ospitato in Italia presso l’Ingv. Ad aprire, con un saluto, la conferenza, che vede la partecipazione di oltre 100 scienziati provenienti da 20 paesi Europei, il Presidente dell’Ingv, Stefano Gresta.

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