Vedere il cambiamento come una nuova chance non è quasi mai facile, come non lo è credere che dietro ogni problema ci sia un’opportunità, ma la storia ci insegna che quando ciò accade, il cambiamento può davvero dare una svolta decisiva alla vita di un territorio e di una comunità. Reggio Calabria, oggi, deve comprendere che non è più tempo di piangersi addosso, ma di voltare pagina. E i tempi sono maturi affinché i reggini mettano in campo la loro caparbietà per contribuire a migliorare la qualità della vita nella nostra città. Lo slogan scelto per la mia campagna elettorale “Reggio! Il sogno di una città per tutti” potrà anche rischiare di apparire scontato, ma non per questo meno vero. Vorrei una città in cui tutti avessero pari diritti di una cittadinanza “pluridimensionale”, ovvero civile, politica e sociale. Per anni si è creduto che la città dovesse essere amministrata dagli “altri”, chiunque fossero, dagli stessi che avrebbero dovuto assicurare, ma non a chiunque, opportunità lavorative ed i più disparati vantaggi, in cambio del consenso elettorale. Tanto che oggi chi si candida viene accusato di eccessivo protagonismo e bramosia di potere, ma chi non lo fa viene incolpato di non avere diritto al dissenso per non aver accettato di “scendere in campo”. La nostra è una comunità strana, ma al contempo genuinamente impaziente di mettersi in gioco in un secondo momento, quando i giochi saranno fatti ed altri ci avranno “messo la faccia”. E’ alle energie nascoste o sopite di Reggio che, una volta messa in gioco la nostra faccia, noi chiediamo una mano. La politica, come la Città, non può essere di pochi, ma di tutti. E Reggio Calabria, dal prossimo 27 ottobre dovrà confrontarsi sui grandi temi che determinano la competitività di ogni singolo territorio nel nostro Paese, in Europa, nel Mediterraneo. La Città del 2014 e degli anni a seguire dovrà misurarsi sui mutamenti sociali, economici, ambientali e di politica sanitaria, a cui siamo chiamati a far fronte con competenza e determinazione, da subito. Mi piacerebbe parlare di quell’idea concreta e realizzabile di Smart City che nel mondo sta facendo assistere a mutamenti epocali dei contesti urbani e sociali, ma c’è chi taccia l’idea come modaiola e idealista, probabilmente per averne vagamente sentito parlare con insistenza solo in queste settimane. E poi mi piacerebbe parlare della grande e imperdibile opportunità offerta dalle risorse finanziarie europee messe a disposizione per la Strategia Europa 2020 per la creazione di società inclusive, innovative e sicure, ma anche su questo tema c’è il rischio di essere tacciati, come sopra, di apprendisti parolai della politica. Sappiate che il nostro futuro deve passare da tutto ciò, che piaccia o no. Una cosa però mi piace dirla. In queste settimane ho assistito a diversi confronti politici tra i candidati a Sindaco di Reggio, l’ultimo dei quali promosso da Confindustria. Oggi ho letto, compiacendomi, quanto scritto a margine dell’incontro da una esperta collega, giornalista parlamentare, su un quotidiano locale. E’ quello che avrei scritto io stessa, da giornalista, ovvero che Giuseppe Falcomatà, a dispetto dei refrain spesso stonati di questi mesi, “non solo non ha eluso le domande, ma ha anche risposto in modo “organizzato” sia per contenuti che per linguaggio, dunque con efficacia, e senza mai sforare il tempo concesso”. Buona campagna elettorale a tutti!
Anna Briante
Candidata nella lista del Pd al Consiglio comunale di Reggio Calabria
