Cicciù: « Grande gioco di squadra »
Si sono conclusi gli “Stati Generali dello Sport Giovanile”. « In realtà – suggerisce Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI, ente promotore dell’iniziativa – sono appena iniziati: le federazioni, gli enti, le società sportive, gli istituti scolastici ed i genitori incontrati hanno lanciato moltissimi spunti di riflessione e proposte concrete; siamo già a lavoro per metterle a sistema e non mancheranno “sorprese”. Puntiamo a sottoporre alla prossima amministrazione comunale e alla futura guida amministrativa metropolitana alcune nostre “ricette” per rendere lo Sport giovanile realmente educativo ed etico. E lo faremo bene perché la nostra è una rete dalle maglie fitte che ha deciso – aggiunge – di giocare assieme una partita delicata ».
L’ultima giornata di lavori, davvero intensa ha visto come assoluto protagonista, Emiliano Mondonico, 1.100 panchine in serie A di calcio, un tumore vinto, oggi commentatore alla “Domenica Sportiva” della Rai. Mondonico ha fatto un vero e proprio tour per la provincia di Reggio Calabria: nel primo pomeriggio ha presieduto una seduta di allenamento dei “Giovanissimi” della Scuola Calcio Etica e Libera “Don Milani” di Gioiosa Jonica. Una festa di Sport, dove mister Mondonico non si è sottratto nel dare ai tanti ragazzi alcuni consigli sui metodi di allenamento, senza mai lesinare sorrisi e pacche sulle spalle. Un pomeriggio che per i tanti giovani della Locride resterà impresso nella mente: essere allenati da chi ha scoperto talenti come Filippo Inzaghi non è da tutti i giorni. « Crediamo che la testimonianza – sottolinea Cicciù – sia un valore; per metterla in pratica, però bisogna realmente sporcarsi le mani e non basta metterci il “cappello” e la benedizione dall’alto come spesso fanno tanti dirigenti sportivi. Con questi “Stati Generali” abbiamo voluto applicare allo Sport un assunto di don Italo Calabrò, “nessuno escluso mai”. Nessuno né a livello di organizzazione, né a livello di coinvolgimento della base. Lo Sport reggino non è una prerogativa di nessuno, non lo è del CSI, però bisogna dirsi la verità e guardarsi in faccia perché le opportunità sono tante, ma i rischi di “fare male” ancor di più; capire dunque da che parte ciascuno di noi si posiziona ».
Mondonico ha poi raggiunto il PalaCSI di Gallina dove in occasione dell’OpenDay dello Sport Giovanile ha incontrato oltre 500 ragazzi, premiandoli – unitamente al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa – e parlando ai tanti genitori che hanno gremito le tribune dell’impianto della zona sud della Città. « Avete una grande responsabilità – ha affermato Mondonico rivolgendosi alle mamme ed ai papà presenti – sappiate che da voi dipende la crescita dei vostri figli e che gli allenatori non si possono sostituire alle vostre assenze! Quindi siate sempre presenti alle loro esperienze, specialmente quelle sportive, però non dimenticatevi mai che sono loro i veri protagonisti ».
Nella serata, poi, un ricco parterre di dirigenti sportivi, presidenti di federazioni sportive, allenatori ed istruttori, hanno preso parte alla “cena-dibattito” a cui unitamente a Mondonico hanno partecipato Mimmo Albino, direttore della Scuola Regionale dello Sport, e Gaetano Gebbia, già coach della nazionale giovanile di pallacanestro. Tante le domande poste agli ospiti, altrettante le proposte. Adesso tocca al “libro bianco” raccoglierle in modo sapiente e costruttivo. « C’è una grande attenzione a queste tematiche – spiega Paolo Cicciù – eppure spesso, permettetemi, vengono trattate con estrema sufficienza, e senza la giusta preparazione. Se parliamo di competenze dobbiamo prima formarci a quelli che sono i valori inalienabili dello Sport. Il fine non giustifica mai il mezzo, se questo “droga” la realtà dei fatti: purtroppo, questo accade. A livello agonistico, con allenatori scellerati, a livello giovanile, con istruttori impreparati, a livello di dirigenti sportivi, con arrivisti in cerca di visibilità. Dobbiamo svoltare e per farlo dobbiamo continuare ad essere un equipe di mediani: si dobbiamo lavorare al servizio dello Sport, pensando prima ancora di intervenire, senza avere la smania assoluta di essere noi quelli a dover far gol. A quello – conclude Cicciù – ci penseranno i nostri ragazzi ».