Le terribili “provocazioni” dell’ Isis: la bandiera del Califfato su San Pietro. Un fotomontaggio al confine tra la paura e l’ assurdità di follie inarrestabili, è comparso sulla copertina del nuovo numero di Dabiq, rivista online del gruppo fondamentalista attivo tra Siria e Iraq che adesso ha sottomesso la città siriana di Kobane, al confine con la Turchia, e che già in passato aveva lanciato provocazioni via web intimando di arrivare fino a Roma. Il simbolo della cristianità troppo spesso negli ultimi giorni viene citato e i timori sono tanti, troppi. Terrorismo anche psicologico quello che già si è diffuso in Italia, in Europa e nel mondo intero. Senza confini, senza sicurezza, in balia di argomentazioni discutibili, e come prova della veridicità delle minacce i fatti: crudeli decapitazioni, messaggi fin troppo crudi per poter tentennare. Intanto la coalizione a guida americana sta incontrando resistenze nelle forze curde sul terreno, e tutto sembra complicarsi. Aver sottovalutato il potere dell’ Isis è stato un passo falso. Un fotomontaggio da brividi, la bandiera nera che sventola su San Pietro, quale sarà la prossima temibile mossa dello Stato Islamico contro l’ Occidente? Contro i cristiani una foto che raccoglie tutte quelle parole lanciate da tempo dai miliziani jihadisti dell’ Isis . La rivista Dabiq è altamente simbolica, perchè proprio il nome Dabiq fa riferimento alla regione che nel 1516 fu teatro della battaglia finale in cui gli Ottomani sconfissero i Mamelucchi, consolidando quello che nella storia si ricorda come l’ ultimo califfato. Rivista che esalta la forza dell’ Isis, che recluta giovani ovunque nel mondo, cerca così di radicalizzare anche tramite i mezzi di comunicazione la propria idea di conquista.