Dopo il no del presidente del Consiglio Matteo Renzi al trasferimento dei Bronzi di Riace ad Expo è arrivato finalmente anche il parere contrario della Commissione Scientifica voluta dal Ministro Dario Franceschini la quale sconsiglia lo spostamento dei Bronzi di Riace non potendosi escludere “un pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione” in caso di spostamento.Sono state, quindi, accolte le vere ragioni di fondo (la fragilità, il valore identitario e l’inamovibilità) per cui ci battiamo da anni secondo cui non ha alcun senso immaginare che le statue debbano lasciare la Calabria per andare a fare le “star” nella già privilegiata Milano o in qualunque altra parte del mondo.
Un nuovo e grande riconoscimento, dunque arriva oggi, al lavoro e alle battaglie di questi anni e per quanti hanno creduto che dai Bronzi di Riace possa nascere un progetto di sviluppo per Reggio e la Calabria.
Siamo d’accordo con Mario Oliverio che aveva già dichiarato che spostare i Bronzi di Riace da Reggio Calabria a Milano non ha alcun senso perché Expo 2015 è nato con l’obiettivo di far conoscere a milioni di visitatori le bellezze dell’Italia e che questa è un’occasione irripetibile per la nostra regione che, con pacchetti integrati di viaggio, può diventare meta ambita per proiettare nel mondo il grande patrimonio di bellezze culturali, paesaggistiche e naturalistiche della nostra terra. Per questo obiettivo occorre togliere la Calabria dal suo isolamento, attraverso trasporti efficienti e convenienti e la realizzazione, tra pubblico e privato, di una rete di servizi ed accoglienza adeguati alle esigenze di una città metropolitana.
Gli oltre 178.000 visitatori al Museo da gennaio a fine agosto, i circa 300.000 euro di incassi, dato che non ha precedenti nell’ultimo decennio, significano che questo lavoro in Calabria si può fare purché questa regione sia messa nelle stesse condizioni in cui opera il resto del Paese.
“A testa alta” farà la sua parte perché il cambiamento auspicato da Renzi si attui al meglio e al più presto possibile e perché ognuno faccia la sua parte per il raggiungimento di questo obiettivo.
