Sono giorni concitati quelli che riguardano la mobilità dei calabresi e dei siciliani che giornalmente per questioni di lavoro, studio o salute si devono recare in una delle due città delle Stretto. Dal 29 settembre infatti quasi tutti i traghetti Bluferries che attraversavano lo Stretto sono stati eliminati. Le Ferrovie dello Stato, hanno deciso di fare un passo indietro in quanto la tratta è diventata poco economica dopo l’ordinanza del sindaco, Renato Accorinti, di vietare il transito dei tir nel centro città di Messina. Quindi Bluferries, la società di Fs che si occupa della navigazione nello Stretto, garantirà soltanto due navi per i tir al porto sud di Tremestieri. Oltre che sul traffico delle merci le ripercussioni si sono avute sui pendolari, a cui manca un vettore e che sono costretti ormai ad utilizzare gli aliscafi o le navi della compagnia privata oppure obbligati a traghettare con l’autovettura. Occorre un impegno vero, serio, per affrontare il problema della mobilità nell’area dello stretto. Le due città potrebbero interscambiarsi ogni bene creando inevitabilmente nuove forme di benessere, ma così non avviene a danno di un’economia già in ginocchio su entrambe le sponde. E’ questo il pensiero di Vincenzo Meduri candidato per Reggio Futura alle elezioni comunali. Uno dei pochi che ha recepito il disagio di chi ogni giorno deve fare quel piccolissimo tratto di mare che divide le due città. I costi, nonostante la crisi sono stati aumentati e da tutte le compagnie. Devono essere fatti investimenti in tal senso ma anche le compagnie non possono galleggiare sempre e solo sull’assistenzialismo fornito dai fondi erogati degli enti pubblici. Meduri auspica che si convochi un tavolo al quale fare accomodare i rappresentanti di tutte le parti in questione in modo che si possa riattivare la forma di mobilità migliore per tutti.
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