« Da soli non si può fare niente, insieme si vince sempre », quarto incontro degli Stati Generali dello Sport Giovanili, organizzato e promosso dal Centro Sportivo Italiano di Reggio Calabria. Come dice bene don Piero Catalano, presidente del Ce.Re.So., è il gioco di squadra che porta i ragazzi ad essere veri protagonisti della propria vita. Un gioco, però, sano. Proprio sullo “Sport come strumento di prevenzione del disagio giovanile” si è discusso stamane nell’aula magna del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, insieme ad insegnanti ed alunni dell’Istituto reggino. Ad aprire i lavori ci ha pensato la prof.ssa Giuseppina Princi, dirigente scolastico del “Da Vinci”, che ha esortato tutte le agenzie educative ad « una nuova cultura dello Sport per una nuova formazione per i giovani »; un invito il suo ad aprirsi ad esperienze come queste per far comprendere ai ragazzi il valore positivo della pratica sportiva. È intervenuto anche il prof. Mimmo Albino, direttore regionale della Scuola dello Sport, che ha parlato alla platea dei ragazzi circa la centralità dello Sport rispetto al loro percorso di vita. I ragazzi hanno visto un video, tratto da una puntata di Uno Mattina, in cui si raccontava l’esperienza del Centro aggregativo “Giovani Domani”, della periferia sud della Città, in cui 10 ragazzi di nazionalità differente giocano nella stessa squadra. Una favola, dove il risultato sportivo (le squadra ha perso tutte le partite) non conta, ma quello che conta è vivere un’ora di sano agonismo all’ombra del Campanile. Questa buona prassi è stato il link per l’intervento di don Piero Catalano, che ha raccontato ai ragazzi dell’esperienza del Ce.Re.So. dal suo inizio sino all’esperienza della squadra di calcio a 5 composta da ex tossicodipendenti e carcerati. Ecco lo Sport, ed in particolare lo Sport etico del CSI, rimanda alla riscoperta del volontariato, perché « fare del bene, spesso fa più bene a se stessi ». L’incontro è stato moderato da Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI. « Gli insegnanti oggi sono come degli allenatori: seguono il percorso dei ragazzi per un tempo delimitato e devono provare a trasmettere loro quanti più insegnamenti, soprattutto morali. Per cui credo – chiosa Cicciù – sia giunto il momento di creare una vera integrazione tra sport e scuola. Dobbiamo lavorare in questa direzione ».« Lo Sport può aiutarci a dare una spinta alla vita? ». Parte con questo interrogativo l’intervento di Edio Costantini, consultore per il Pontificio riguardo ai temi delle politiche giovanili e dello Sport. « Vi do la mia risposta: sì! Tramite le associazioni vere e gli enti di promozione che guardano allo Sport come educazione. Con lo Sport scoprirete la fonte della vita, capirete, partita dopo partita, perché vale la pena riprovarci sempre. Lo Sport, credetemi, – conclude il consultore di Papa Francesco – vi aiuta ad irrobustire il vostro animo. Vi aiuta a ricominciare, sempre ». Al margine dell’iniziativa è stato lanciato l’hastag #ilbellodellosport col quale gli studenti potranno interagire raccontando la loro esperienza o lanciare degli spunti di riflessione che saranno inseriti nel “libro bianco” dello Sport Giovanile.