L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Gianluca Callipo, che ora mi coinvolge in una polemica stucchevole per via di un’indagine giudiziaria in contrasto con la mia storia politica e professionale sempre vissuta all’insegna della coerenza e della massima trasparenza, è lo stesso che venerdì sera – due giorni prima delle primarie del centrosinistra – mi ha telefonato (lui, non io!) per invitarmi a supportarlo in una disfida da cui è uscito sonoramente battuto?
Se è lo stesso, allora qualcuno dovrebbe chiamare non Renzi, perché gli dia una schiarita sia sullo stato del dibattito politico nel Paese in cui vi è una positiva mobilità delle forze riformiste in vista di un riassetto politico ed istituzionale che sull’uso improprio del giustizialismo in politica, ma uno psichiatra. Perché è evidente che, insieme alle primarie, il sindaco di Pizzo ha perso anche la testa.
Consiglierei, se mi è permesso, prudenza sull’uso di certe espressioni quando sono riferite a persone perbene come il sottoscritto, ma soprattutto anche un poco di coerenza. Prima di discutere di cose che non conosce, il giovanotto di Pizzo, farebbe bene ad informarsi, anzitutto sul percorso politico dell’Udc, che non è una forza nata ieri ma vanta forti e radicate tradizioni cattoliche e riformiste, e che, in Calabria soprattutto, ha sempre posto la questione, nuovamente attualissima, della governabilità e dell’efficienza della Regione. Infine: si possono mai accettare lezioni d’integrità da parte di un sindaco che mentre annunciava di voler rinnovare la Regione (naturalmente senza mai spiegare come, dove e con quali obiettivi) non riusciva ad approvare neppure il bilancio del proprio comune rischiando addirittura l’incandidabilità?”