Si è tenuto nella serata di lunedì presso l’Auditorium Lucianum l’incontro di presentazione delle candidature a consigliere comunale di Anna Briante e Nino Liotta. All’evento, brillantemente moderato dalla co-fondatrice del movimento “Energia Pulita” Eleonora Uccellini, oltre ai due candidati a consigliere, hanno preso parte anche il fondatore di Energia Pulita ed oggi dirigente Pd, Massimo Canale, il segretario provinciale del PD, Seby Romeo ed il candidato alla carica di Sindaco, Giuseppe Falcomatà. È stata una preziosa occasione per far conoscere alla cittadinanza e alla stampa, il programma e le intenzioni future di due cittadini che hanno deciso di restare nella loro città con l’obiettivo di contribuire a cambiarla. Per usare le parole di Anna Briante: “Nino ed io siamo cocciutamente convinti che questa città possa, anzi debba cambiare e con essa, i suoi cittadini, soprattutto per offrire ai più giovani l’opportunità di viverci serenamente e qui realizzarsi professionalmente”. Parte così Anna, con l’eleganza di chi non rischia mai di cadere nella spicciola retorica, parla a braccio mostrando a tutti la sua passione: “In questi anni ho dovuto salutare tanti amici, miei coetanei e più giovani, che hanno visto nella partenza e nel distacco da Reggio, l’unica soluzione possibile per il loro futuro e quello dei loro figli. Mi piacerebbe, in un giorno non lontano, assistere ad una immigrazione ”al contrario”, con il rientro, con il loro carico di esperienze, di tanti onesti e capaci reggini sparsi per il mondo. Restare a Reggio però deve voler dire impegnarsi, tutti, per farla risorgere, culturalmente e economicamente, dalle macerie che oggi la opprimono”. Quanto alle azioni da compiere, prosegue, “è assolutamente necessario diffondere quelle semplici, ma essenziali pratiche di buona amministrazione e vivere civile rivolte all’ interesse esclusivo dei cittadini: raccolta differenziata dei rifiuti, manutenzione costante del decoro urbano e del verde pubblico, e, manco a dirlo, un rigoroso impegno, a 360°, sul fronte della legalità e del rispetto delle regole”. E poi “l’apprezzamento per la maturità dimostrata dal PD cittadino, nell’ aver voluto coinvolgere nella propria lista candidati “indipendenti”, in nome di una pluralità ideologica che non può che rendere più forti anche i partiti tradizionali”. Il consigliere uscente di Energia Pulita ed attuale candidato nelle liste del PD, Nino Liotta, parte a razzo come è solito fare, precisando: “Nella precedente legislatura, quella del tristissimo scioglimento per contiguità mafiose, il mio mandato è stato condiviso, scelta dopo scelta, con l’intero movimento di Energia Pulita, i suoi attivisti ed i cittadini che ci hanno dato fiducia. EP ha rappresentato il più bell’esempio di democrazia partecipata, di coinvolgimento dal basso, che la nostra Città abbia mai conosciuto.” È frizzante e passionario Nino, come un buon Lambrusco d’annata, e rincara la dose: “Da coloro i quali hanno nefandamente governato Reggio ci siamo spesso sentiti dire l’espressione “La legge siamo noi”. A questa volgare presunzione rispondiamo dicendo che la nostra azione sarà guidata dal rispetto della legalità e delle regole, quelle vere. Restituiremo alla città la propria normalità, rifondandola.” Prosegue Nino Liotta facendo un excursus delle azioni compiute da consigliere di opposizione: “Abbiamo ottenuto l’esenzione totale dei tributi comunali, per 10 anni, per quei soggetti economici che trovano la forza di denunciare il racket. Abbiamo sostenuto l’approvazione della mozione contro la Centrale a carbone di Saline Ioniche. Abbiamo ribadito, tra l’ostracismo della destra, che l’acqua è un bene pubblico sul quale non si deve realizzare profitto. Abbiamo adito il TAR per far rispettare i diritti della minoranza consiliare, continuamente calpestati dalla maggioranza”. E sul congetturato “modelloreggio”, Liotta è lapidario: “I cittadini lo hanno già bocciato nelle urne delle elezioni europee e sono sicuro che con le prossime elezioni comunali lo tumuleranno, definitivamente”. E poi lo sguardo necessariamente si rivolge agli anni che verranno: “Voglio che anche i miei figli possano avere l’opportunità di restare nella loro città, senza essere obbligati, pensando al loro futuro, a fare le valigie. La città non ha bisogno di eroi, ma di gesti concreti e quotidiani, ha bisogno di una rivoluzione della normalità e la prosecuzione del progetto di EP ne è garanzia”. La similitudine finale è dedicata a tutti gli amanti della botanica: “Il migliore seme, sinonimo di rinascita e speranza per far ricrescere robusta la nostra pianta, ha un nome e un cognome: Giuseppe Falcomatà”.
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