Si chiama Medess-4ms il sistema online realizzato da Ingv e Cnr a supporto della gestione dei rischi marittimi e al rafforzamento della sicurezza in relazione all’inquinamento da idrocarburi nel Mediterraneo. La nuova piattaforma sarà presentata il 9 ottobre al Cnr. Giovedì 9 ottobre referenti di enti e agenzie governativi e privati di Italia, Malta, Tunisia, Libia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Albania e Montenegro si danno appuntamento a Roma presso la Sala Giacomello del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Piazzale Aldo Moro 7, per partecipare all’incontro dal titolo ‘Medess-4ms User Meeting for the Central Mediterranean, Adriatic and Western Balkans’. Obiettivo di questo secondo meeting, presentare il nuovo sistema online di gestione di emergenze a mare dovute all’inquinamento da idrocarburi nel Mediterraneo, realizzato nell’ambito del progetto europeo Medess-4ms. Nella giornata verrà realizzato anche un breve corso, rivolto ai futuri utenti, in cui si spiegherà come utilizzare il sistema e le sue capacità. Il primo incontro si è già tenuto lo scorso luglio in Francia, mentre ne sono previsti altri tre in Spagna, Grecia e a Cipro tra novembre e dicembre. L’incontro in Italia è organizzato congiuntamente dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero Iamc-Cnr di Oristano, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Isac-Cnr di Roma, e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Bologna, con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto con sede a Roma, partner del progetto europeo.
Medess-4ms – Mediterranean Decision Support System per la Marine Safety – offre un sistema operativo integrato di monitoraggio del mare in tempo reale per la gestione delle emergenze ambientali legate all’inquinamento marino da idrocarburi nel Mediterraneo.
Il progetto, iniziato a febbraio 2012, è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso il Programma MED per una durata di tre anni e dal Dipartimento della Marina Mercantile del Ministero cipriota delle Comunicazioni e dei Lavori che coordina i lavori dei 21 partner mediterranei.
“Medess-4ms”, spiega Michela De Dominicis, ricercatrice dell’Ingv di Bologna “è un sistema che può essere utilizzato da diversi utenti nelle operazioni di simulazione di eventuali versamenti di idrocarburi in mare, anche in tempo reale, attraverso un portale web. La piattaforma, che utilizza quattro modelli di ‘oil spill’ (MEDSLIK-II fornito dall’Ingv, MEDSLIK sviluppato da OC-UCY – Cipro, MOTHY fornito da Meteo France e POSEIDON-OSM sviluppato dall’HCMR – Grecia), è in grado di prevedere il trasporto e le trasformazioni chimico-fisiche del petrolio in mare”.
La precisione della previsione della propagazione e della trasformazione dell’idrocarburo dipende dall’accuratezza delle correnti marine, del campo di vento e di onde che, nell’ambito del progetto Medess-4ms, vengono forniti da numerosi sistemi di previsione meteo-oceanografica nel Mar Mediterraneo sviluppati da diversi istituti di ricerca. Il sistema multipiattaforma, accessibile online tramite portale, a partire da informazioni relative alla chiazza di petrolio, come la posizione e le caratteristiche dell’olio, fornisce una serie di dati sulla futura evoluzione dell’inquinamento in mare, utili ai fini di una migliore gestione delle emergenze. Il programma ha, inoltre, le capacità per essere interfacciato con altri sistemi di monitoraggio come il Sistema di identificazione automatica (Ais), installato sulle navi, e i sistemi satellitari di avvistamento di idrocarburi in mare come CleanSeaNet dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA).
Il progetto contribuirà alla prevenzione dei rischi di inquinamento, alla sicurezza marittima nonché alla tutela degli ecosistemi, e aiuterà le agenzie operative competenti nell’attuazione delle direttive europee relative all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni in caso di eventuali violazioni, sostenendole nei piani di risposta alle emergenze con una mappatura dei possibili rischi.
“Il nostro obiettivo”, spiega Alberto Ribotti, ricercatore dell’Iamc-Cnr di Oristano, “è rendere il sistema Medess-4ms un ponte tra i servizi offerti dal sistema europeo di monitoraggio dell’ambiente marino Mediterraneo del Marine Core Service del programma europeo GMES e gli utenti finali, beneficiando appieno delle capacità dei sistemi marini nazionali di previsione già esistenti derivanti dal Marine Core Service stesso.” Importante è stata la presenza, nel progetto, di parte degli utenti cui il sistema è indirizzato – come la Guardia Costiera italiana, le Autorità Portuali dei porti di Algeciras e di Heraklion, il Dipartimento della Marina Mercantile cipriota – per i suggerimenti che si sono potuti implementare durante la sua realizzazione.