Si tratta di un’altra storia di violenza sulle donne quella che arriva dall’India, dove ormai gli stupri sembrano essere all’ordine del giorno e rappresentano una vera e propria emergenza sociale. Questa volta, a farne le spese è stata una diciassettenne, bruciata viva per essersi opposta ad uno stupro. Tutto è accaduto nello Stato nord-orientale di Bihar, dove intorno a mezzanotte della notte scorsa, l’imbianchino Surendra Bind, si è introdotto nella casa della giovane aggredendola nel sonno e poi le avrebbe dato fuoco perché lei aveva resistito al suo tentativo di stupro, secondo quanto riferisce il quotidiano The Times of India. L’uomo, sposato, di fronte alla tenace resistenza della giovane allo stupro, l’ha dunque cosparsa per vendetta di carburante appiccando poi il fuoco. L‘omicidio è avvenuto nel villaggio di Sunali, nel distretto di Katihar, nella casa dove la ragazza di 17 anni viveva con il fratello, dopo che i due erano rimasti orfani. Una volta trasportata in ospedale sono state constatate ustioni sul 90% del corpo, a causa delle quali la giovane donna è morta alcune ore dopo il ricovero, dimostrando ancora come la brutalità delirante di certi uomini non meriterebbe di essere annoverata tra quella degli appartenenti alla nostra stessa specie.