Lunedì 29 settembre i Los Angeles Lakers si sono ritrovati al proprio campo di allenamento, posizionato nella zona di El Segundo, per il consueto “Media Day”, giorno che fa da preludio all’inizio del training camp e durante il quale i giocatori e lo staff tecnico rimangono a disposizione di microfoni e macchine fotografiche per un periodo limitato di tempo. Uno dei volti presenti e maggiormente gettonato rispetto ai suoi compagni di squadra è quello di Kobe Bryant, letteralmente assalito da un ondata di cronisti curiosi di saperne di più sul suo stato di salute. Nell’Aprile 2012 Kobe Bryant subì un tremendo infortunio (rottura del tendine d’Achille) che lo costrinse a sottoporsi ad una operazione chirurgica con seguente riabilitazione per la durata di 8 mesi; ritornato sul parquet con la convinzione di essersi lasciato il peggio alle spalle, dopo solo appena 6 partite di regular season ha dovuto dare nuovamente forfait per via di una frattura da stress del piatto tibiale del ginocchio destro. La dirigenza dei Lakers, visti anche gli scarsi risultati ottenuti dal proprio roster (complice ovviamente l’assenza di Bryant) ha deciso di farlo riposare fino a fine stagione proprio per consentire un recupero complessivo, mirato ad averlo pronto per l’inizio di questa stagione. “Penso che il mio infortunio al tendine d’Achille mi abbia dato una nuova sfida personale, e voglio vedere se riesco a superare l’infortunio e ritornare ad essere il giocatore di prima.” dice Bryant ad una delle domande.
Durante l’allenamento di Martedì, Bryant ha fatto una sessione No-Stop della durata di 2 ore e 15 minuti. “L’intento è di arrivare pronto all’inizio della regular season.” si giustifica Kobe. Durante la sessione ha preso parte a metà allenamento anche Steve Nash, infondendo molta sicurezza nel cuore di Byron Scott, che parlando di Bryant ha dichiarato: “Molte volte mi tocca chiedere a Kobe di smettere di allenarsi, avendo il timore che si affatichi troppo e che comunque ne abbiamo un altro il giorno dopo, ma lui mi dice che sta bene e che non sente il bisogno di riposarsi. Tutto questo è molto positivo.”. Ambiente rilassato, giocatori sorridenti e voglia di rivalsa; i gialloviola cercano una loro identità dopo la brutta figura nella scorsa stagione, terminata col peggiore record ad Ovest. “Ogni giorno lavoriamo per raggiungere un certo obiettivo, sempre nuovo.” Termina la dichiarazione Coach Byron Scott, “Non so cosa accadrà, ma conosco la mia carriera da allenatore e da coach e quello che stiamo facendo qui è qualcosa che ci può portare a vincere un titolo.” Bryant farà parte del roster dei Lakers fin dalle partite di preseason, la prima il 6 ottobre contro Denver, proprio per riabituarsi al meglio ai ritmi dei parquet a stelle e strisce.
Raffaele Camerini