Nei primi giorni di Ottobre del 1984 si completavano definitivamente, al rione Sbarre alla periferia Sud di Reggio Calabria, i lavori di costruzione del Viale Calabria, con l’abbattimento di un intero edificio, sulla testata Nord, all’incrocio con la via San Pietro.
Il 7 Ottobre di quell’anno, infatti, si era avuta la visita pastorale dell’allora Pontefice, Sua Santità Giovanni Paolo II, oggi Santo, che quel pomeriggio aveva celebrato la S. Messa al piazzale Botteghelle. Quel giorno piazzale Botteghelle era stracolmo di gente, già dall’ora di pranzo le persone avevano cominciato a posizionarsi nei settori in cui lo spazio era stato suddiviso. Ricordiamo, a tal proposito, che i pass per accedere ai vari settori erano distribuiti presso la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ai Ferrovieri, retta da Don Umberto Lauro, anche a motivo dell’impegno profuso da un figlio prediletto di quella Parrocchia, il caro Demetrio Scordo (5 ottobre 1950 – 29 dicembre 1984) che in quel periodo era collaboratore nazionale presso la Presidenza dell’Azione Cattolica, a fianco del prof. Alberto Monticone, e che lasciò troppo presto questa Terra qualche mese dopo. Possiamo, quindi, prendere questa del 7 Ottobre come la data di inaugurazione del Viale.
Il Viale Calabria si presenta come un imponente collegamento, perfettamente rettilineo, che attraversa nel senso della massima lunghezza il territorio del rione di Sbarre, dalla fiumara Calopinace alla fiumara Sant’Agata, per una lunghezza complessiva di poco più di due chilometri. La larghezza si aggira intorno ai 20 metri; in effetti il Viale ha una carreggiata centrale principale e due corsie laterali più strette. E la divisione fra la carreggiata centrale e le corsie laterali è stata realizzata costruendo uno stretto spartitraffico in pietra lavica, che è servito per realizzare l’alberatura a corredo dell’arteria stradale, e che ospita qua e là qualche bordo di siepe, talvolta di Alloro, talvolta di Pittosporo.
L’alberatura del Viale Calabria è stata concepita per suddividere il Viale in settori, tenuto conto delle strade che lo intersecano trasversalmente in direzione Est – Ovest. Abbiamo, così, il primo tratto, quello dalla fiumara Calopinace fino alla via Furnari, che risulta dominato da bellissimi alberi di Magnolia grandiflora, che nel mese di Maggio – Giugno fioriscono dei bellissimi fiori bianchi; il tratto tra la via Furnari e la via Loreto mostra una bella serie di alberi di Pinus pinea, che è un albero simbolo del paesaggio italiano mediterraneo; altri alberi di Magnolia verso Botteghelle,assieme a qualche Ficus benjamina, ma dal lato del Viale verso la collina, di fronte a piazzale Botteghelle, una splendida aiuola ospita una serie di alberi di Palma, di diverse specie, tutti bellissimi. In corrispondenza dell’incrocio con via Botteghelle è possibile ammirare una diecina di esemplari di Brachychiton, un albero originario dell’Australia dove viene anche chiamato Flame Tree per il colore rosso dei suoi fiori. Fra Botteghelle e la via Itria sono stati piantati sia Quercus ilex che Robinie, mentre da via Itria verso Sud si osserva una fila di esemplari di Olmo.
In definitiva, un ricco patrimonio arboreo, che si unisce alle altre piante presenti nel parco giochi di Botteghelle, inaugurato nel 2005, ed anche alle preziose specie presenti all’Orto botanico della Stazione sperimentale delle essenze, situato all’inizio del Viale, sul lato Nord.
Quando venne aperto al traffico, ovviamente gli alberi del Viale Calabria erano stati appena messi a dimora, e con l’impianto di illuminazione appena entrato in funzione, era un piacere attraversarlo di sera, pieno di luce. Molti raccontano che una sera il pilota di un aereo di linea scambiò il Viale Calabria per la pista di atterraggio dell’Aeroporto “Tito Minniti”: effettivamente, dall’alto, quell’allineamento di lampioni perfettamente rettilineo poteva ingannare, posto che l’attacco della pista 15 – 33 del “Tito Minniti” si trova a qualche centinaio di metri al di là della via Padova, dunque vicinissimo al Viale. Poco mancò, quindi, che si verificasse un disastro! Ed infatti, per molto tempo, la sera, in prossimità dell’orario di arrivo dei due voli da Milano e da Roma, quindi intorno alle 21:30, le luci del Viale venivano spente totalmente, per evitare altri guai.
Il Viale Calabria rappresenta una importante strada di collegamento del rione di Sbarre nelle due principali direzioni: verso Nord, ossia verso il centro storico, ogni giorno è attraversato da un flusso veicolare importante che si dirige verso i luoghi di lavoro, verso le scuole, verso gli uffici; ma anche verso l’Autostrada, raggiungibile tramite le “bretelle” che corrono all’interno dell’alveo cementificato della fiumara Calopinace; verso Sud, vale a dire verso l’Aeroporto, consente un velocissimo collegamento verso quella che ora è considerata la “nuova” periferia di Reggio Calabria (posto che ormai il territorio di Sbarre, a tutti gli effetti, è diventato parte integrante del centro), e questo anche grazie all’apertura del prolungamento del Viale verso via Padova, e di un pezzettino di strada (“bypass”) che dalla via Padova stessa immette direttamente, tramite una rotatoria, sul vialone che porta all’Aeroporto. Accanto ai veicoli privati, il Viale Calabria è attraversato continuamente da autobus ATAM, tra cui le linee 27 e 28 che sono diventate una intelligente garanzia di mobilità pubblica, dal momento che presentano una cadenza sfalsata di 15 minuti. Sempre sul piano della mobilità, va segnalato che il Viale Calabria è interessato dal tracciato della pista ciclabile, che tante polemiche ha suscitato, ma che a noi appare un’intelligente opera che può rivitalizzare il territorio di Sbarre.
Soprattutto nelle due parti estreme, il Viale Calabria presenta oggi interessanti attività commerciali: verso Nord, per esempio, presso l’incrocio con la via Furnari, il complesso Zagarella ha costituito una ghiotta occasione per commercianti di realizzare le proprie attività, anche nel piano sotto strada. Verso Sud, invece, sia dal lato del mare che dal lato della collina, alcuni importanti centri commerciali offrono una grande scelta ai consumatori per quanto riguarda le spese di tutti i giorni. Nella sua parte centrale il Viale Calabria mostra in pieno la sua funzione residenziale, con moderni edifici di edilizia privata ma anche con interessanti ed ardite soluzioni architettoniche di edilizia pubblica popolare.
Certo, oggi, a trent’anni dalla sua apertura al traffico, il Viale Calabria mostra qua e là segnali di abbandono, di incuria e di scarsa manutenzione. Alcune aiuole spartitraffico sono state demolite dai mezzi meccanici che si occupano della rimozione dei rifiuti, determinando praticamente la scomparsa dell’elemento di separazione. Nei punti dove vegetano i Pinus pinea, le radici hanno sollevato e deformato il piano viario, determinando un concreto pericolo per gli automobilisti e per i motociclisti. Qua e là sono presenti aree residuali dell’esproprio che rischiano di diventare tante res nullius, spazi abbandonati che, invece, potrebbero benissimo diventare Orti Cittadini da dare in gestione agli anziani ed ai pensionati che ne facessero richiesta.
In conclusione, il Viale Calabria rappresenta oggi, a distanza di trent’anni dalla sua apertura, il simbolo di una modernità, di un progresso, di una crescita del territorio di Sbarre che da borgata agricola è diventato a tutti gli effetti parte integrante del centro urbano principale di Reggio Calabria.