Sabato 4 ottobre con inizio alle ore 9.00 presso l’Aula Seminari del Dipartimento di Agrariadell’Università Mediterranea di Reggio Calabria nell’ambito del progetto Olio Più si terrà un Workshop dal titolo “Sistemi tecnologici avanzati e processi integrati nella filiera olivicola per la valorizzazione dei prodotti e dei sottoprodotti, lo sviluppo di nuovi settori e la creazione di sistemi produttivi ecocompatibili”.
La filiera dell’olio di oliva nelle aree del Mediterraneo è caratterizzata da diversi punti critici legati alla gestione del sistema produttivo agricolo, alla trasformazione ed alla qualità del prodotto finito. Spesso l’olio di oliva prodotto in questo territorio non risponde alle esigenze del mercato moderno e risulta poco gradevole ed apprezzato al consumatore finale. La diversità climatica e la particolare orografia del territorio ha favorito lo sviluppo di diversi agro-sistemi olivicoli con caratteristiche varietali, modelli di impianto e gestioni colturali molto variegate, che danno origine a prodotti estremamente eterogenei. Se non opportunamente tipicizzati e valorizzati tali prodotti possono incontrare limiti nella collocazione commerciale. Inoltre, lo scarso grado di innovazione tecnologica (di processo e di prodotto) delle aziende olivicole impedisce di ottenere prodotti ad elevato valore aggiunto perdendo forza competitiva sul mercato. La filiera olivicola nel nostro paese, ma in particolare nel Sud Italia, ha la necessità di trovare soluzioni tecnologiche concrete che rispondano alle esigenze avanzate dagli operatori della filiera.
Obiettivo generale del progetto consiste nel migliorare l’intero processo produttivo dell’olio extravergine di oliva lungo tutta la filiera, dalla produzione in campo all’imbottigliamento e fino alla gestione dei suoi sottoprodotti, pur nel rispetto della tipicità propria del prodotto olio “Made in Italy” e della legislazione vigente in materia. L’ obiettivo viene perseguito sia con un’attenta analisi e caratterizzazione della eterogenea realtà olivicola calabrese, sia attraverso l’individuazione di elementi tecnologici avanzati che, integrati nei processi e alle interfacce tra gli operatori della filiera, conferiscano un sostanziale upgrading tecnologico al settore.