Via libera del Garante privacy al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sui questionari predisposti nell’ambito della ricerca per la sperimentazione della social card, elaborati con il MEF e l’ISFOL. La ricerca che interesserà dodici comuni italiani con più di 250.000 abitanti è volta a favorire la diffusione della carta acquisti tra le fasce di popolazione in condizioni di maggior bisogno e a valutarne la possibile generalizzazione come strumento di contrasto alla povertà assoluta. E’ prevista la somministrazione di tre questionari: quello per la Sperimentazione della Social Card, quello sul Benessere dei minori da 8 a13 anni e quello sul Benessere dei minori da 14 a 17 anni. Le domande verranno rivolte a famiglie beneficiarie della Social Card e a famiglie appartenenti ad un gruppo di controllo di non beneficiari e riguarderanno il reddito, gli standard di vita, la salute, la scuola, l’affettività ecc. Il parere del Garante è reso su una versione dei questionari frutto di numerosi incontri col Ministero volti a garantire il rispetto della disciplina privacy. In particolare, il Ministero ha recepito le indicazioni dell’Autorità relative all’informativa, ora collocata in modo che possa essere letta prima delle domande e scritta con un linguaggio piuttosto colloquiale e facilmente comprensibile. Su indicazione del Garante, inoltre, dovrà essere ben evidenziato che è facoltativo rispondere ai quesiti dai quali è possibile desumere dati sensibili e giudiziari. Saranno raccolti solo dati pertinenti e non eccedenti. Il progetto prevede che i dati raccolti siano inviati dai Comuni all’INPS che, dopo averli integrati e resi anonimi, li metterà a disposizione del Ministero del Lavoro e del MEF per elaborazioni statistiche, e al termine della valutazione cancellati dagli archivi dell’INPS. I dati anonimi saranno inoltre messi a disposizione di università ed enti di ricerca a scopi scientifici.
c.s. – Garante della Privacy