Sono trascorse meno di 24 ore dall’avvio del dibattito parlamentare a Westminster sui raid in Siria e nove persone sono state arrestate a Londra con l’accusa di terrorismo. Secondo la Bbc, la polizia al momento sta procedendo con le perquisizioni in diciotto proprietà sparse fra la capitale e Stoke-on-Trent. I nove, di età compresa fra i 22 e i 47 anni, secondo Scotland Yard non costituivano una «minaccia immediata» ma sono comunque stati arrestati in seguito a lunghe indagini sul terrorismo islamico. Ad arrestarli è stato proprio un commando antiterrorismo, che ha agito sulla base di elementi raccolti nelle ultime settimane. La maggior parte delle proprietà perquisite si trovano nell’est londinese, l’area più multiculturale e multietnica della capitale. Il Consiglio di Sicurezza Onu, presieduto da Barack Obama, ha approvato all’unanimità una risoluzione che chiede agli Stati membri di «prevenire e reprimere» il reclutamento e il flusso dei combattenti terroristi stranieri. Si tratta dei cosiddetti «foreign fighters» (miliziani occidentali che vanno a combattere in tutto il mondo) che poi tornano ideologizzati nei Paesi d’origine come terroristi. Il documento – adottato nel corso di una riunione presieduta dal presidente Usa Barack Obama e a cui ha preso parte anche il ministro degli esteri italiano Federica Mogherini – chiede che gli Stati membri rendano illegale recarsi all’estero o facilitare il viaggio di altri individui per «pianificare, preparare, perpetrare o partecipare ad atti terroristici». Nella risoluzione si ribadisce come gli Stati devono «esigere che le compagnie aeree sotto la loro giurisdizione forniscano in anticipo informazioni sui passeggeri alle autorità nazionali competenti, al fine di rilevare la partenza dal loro territorio, o il tentativo di ingresso o il transito nel loro territorio» delle persone soggette a sanzioni Onu.«La storica risoluzione che abbiamo adottato prevede obblighi vincolanti per gli stati membri, come quello di prevenire e reprimere il reclutamento e il flusso dei combattenti terroristi stranieri», ha dichiarato il presidente americano Barack Obama in Consiglio di Sicurezza Onu. Obama ha poi aggiunto che «le promesse sulla carta non sono in grado di tenerci al sicuro». «Questi terroristi credono che i nostri Paesi non saranno in grado di fermarli. La sicurezza della nostra gente ci chiede di farlo», ha detto ancora il presidente americano, spiegando che «quindicimila jihadisti stranieri da oltre 80 Paesi sono andati in Siria negli ultimi anni».