Domenica 28 settembre, ore 17:00, Piazzale Tempietto per la “Passeggiata dell’adozione”
Sono trascorsi tanti anni da quando una manciata di volontari, giovani e meno giovani, iniziava ad unire le forze per andare contro corrente, in un territorio difficile e caratterizzato da contraddizioni, vuoti e mancanze, dimenticanze e stereotipi culturali di non poco conto. Un gruppo spontaneo ma unito e determinato che agiva e interveniva con azioni quotidiane su gran parte del nostro territorio, rifiutando comodi alibi, fette di prosciutto sugli occhi e tappi alle orecchie, senza riserve e col cuore. Organo, quest’ultimo, deputato a rappresentare il sentimento vero, quello per cui vivi a pelle la vita, che non ti fa scappare davanti alle difficoltà, che ti fa trovare il tempo anche se tempo non hai e che ti trova impegnato a recuperare risorse che non immagineresti di avere. Oggi il gruppo è un’Ass.ne riconosciuta sul territorio nazionale per l’azione capillare e dettata esclusivamente dal puro volontariato dei suoi componenti storici e dei sempre più numerosi volontari che ne fanno parte; “Dacci una zampa Onlus” è conosciutissimo anche grazie alla rete che ha saputo creare , alimentare e gestire a tutt’oggi, con risultati evidenti e tangibili. Presenza significativa e testimonianza su facebook ormai da tanti anni. Ma se è vero che un gruppo nasce se c’è comunione d’intenti, obiettivi comuni, ideologie condivise, è vero che questo gruppo, ormai ampiamente consolidato, ha ad oggi superato ostacoli concreti, ma pure tanti muri invisibili, quelli che ergiamo dentro di noi, a volte per miopia, altre per difesa e forse troppo spesso per comodità. Un impegno, il loro, di “traduzione” quotidiana, in cui l’impossibile potrebbe persino diventare possibile e se va male è stato comunque un tentativo, una speranza, una carezza prima del peggio, uno spiraglio di luce nell’oscurità. Non è un azzardo definire ciò come la paziente trama di una forma di amore a 360°, un amore universale insomma, che non ha limiti e non li vuole, che non li mette e non li accetta, che non vuole abbia forme nè colori. L’amore verso l’altro si traduce in amore per chi non ha voce, per animali da sempre al nostro fianco, ma da sempre amati e offesi, accolti e ripudiati, curati e abbandonati, comprati e regalati, coccolati o seviziati, come anche sfruttati, usati e poi gettati via. E comunque troppo spesso sottovalutati:- sono solo cani – . Chi si esprime così, solitamente usa una scala di priorità tutta squisitamente umana, in cui l’uomo è al vertice del mondo e fa di esso ciò che vuole. E’ chi sminuirà sempre il dolore di un animale ricordando quello di un uomo, il dolore di un vecchio ricordando quello di un giovane, il dolore di un barbone ricordando quello di un brav’uomo …. Sono, ahimè, coloro che dimenticano l’anziano, che umiliano il vagabondo, che offendono gli ammalati, che ripudiano gli incapaci e non cercano dentro ognuno di essi, fermandosi alle apparenze. Ergono e usano muri come barriere difensive, nella testa e nel loro cuore, difendendosi dal dolore, dallo sporco, dall’inutile, dallo scomodo, perché è questo solo ciò che vedono. Spesso disconoscono un mondo che non hanno mai avuto la fortuna di vivere, esplorare; curare un animale, nello specifico un cane, averne cura e godere di esso e di tutto ciò che solo un animale può dare. E’ perdersi un amore incondizionato, perché chi non è razzista è proprio lui! Ti ama anche se lo tieni a vita sul balcone trattandolo come un vaso di gerani, se lo hai regalato a tuo figlio come fosse un pacco natalizio senza chiederti di cosa lui abbia bisogno, se lo hai comprato ma non ti resta tempo per occupartene in maniera appropriata, se lo lasci solo tutto il giorno limitandoti a riempirgli la ciotola di croccantini, se gli dedichi uno straccio per i bisogni impedendogli la passeggiatina di cui avrebbe tanto bisogno … Poi invecchia e sporca ovunque, ed è lì che trovi la forza di fare quello che lui non farebbe mai, abbandonarlo al suo destino, regalarlo al primo pastore che incontri, legarlo davanti al canile più vicino. Ed ecco che per strada si uniscono randagi, abbandonati sì ma tristemente impegnati a ritrovarlo quel bastardo di un padrone… Ed ecco inevitabilmente cuccioli “bastardi”, nati dietro al muro di una casa abbandonata o sul letto secco di una fiumara, dove vagano tutti loro, vecchi e giovani, anime in pena senza meta, senza cibo, senza amore in un mondo che non è il loro, in cui sono ospiti sgraditi. Chi non sa fingere di non vedere, li raccoglie, li aiuta, li cura. Nasce così l’amore reso, dovuto, ricambiato e che non reggerebbe certo alcun confronto se solo fosse il contrario. Combatti allora e cerchi per loro una casa, una famiglia capace di amare, di fare distinzione tra un peluche a batteria e un cane vero. E combatti ogni giorno con ritrovamenti, segnalazioni, cure, vaccini, operazioni, malattie, cibo, soldi, burocrazia, leggi scritte e non scritte, interpretate, strumentalizzate , compari e amici… Combatti perché ci credi e non fai in tempo a scoraggiarti o avvilirti pensando di mollare tutto per aria tante e tante volte che … l’ultimo arrivato ti abbaia che ha fame, il guaito del cucciolo nato da poco ti inquieta e vai a controllare, ti richiama all’ordine il lamento del cane in cura dopo l’ennesimo impallinamento da piombo del più vile tra i cacciatori, tutto questo ed altro ancora ti richiama all’ordine e ti ricorda che in qualunque modo tu possa ricambiare, il conto è sempre in debito per loro. Ora aspettiamo VOI, nostri fedeli sostenitori del “mi piace”, che ci incoraggiate meravigliosamente con condivisioni e donazioni, voi che ci avete sostenuto e continuate a sostenerci nell’Occupazione del canile di Mortara di Pellaro, che avete condiviso e compreso che l’emergenza nostra è prima ancora l’emergenza della città, dei cani randagi sul territorio, della dell’intera popolazione. Un invito a scendere in piazza per aiutateci, traducendo il mi piace in “Io ci sono!” , un invito esteso a tutte le Ass.ni di Volontariato presenti sul territorio calabrese. Partecipate e fate partecipare amici e conoscenti, giovani e famiglie, bambini e anziani, tutti uniti pacificamente e civilmente; con allegria e gioia, passeggiate con noi! Diamo loro un’altra possibilità! Tutti i cani del canile avranno: guinzaglio con paletta e bustine, un palloncino ad elio legato al collare con la scritta IO CI SONO! un foglio di dati anagrafici del cane in adozione.
TU PUOI
- portare al guinzaglio un ospite del canile; dovrai recarti alle ore 15:00, presso la struttura del canile di Mortara di Pellaro, lasciare il n° di un tuo documento personale, prendere in momentaneo affido e con un tuo mezzo, il cane consigliato dai volontari, recarti poi presso il Piazzale del Tempietto in via marina, per unirti al resto del gruppo e iniziare tutti assieme La passeggiata dell’adozione!
- partecipare e sostenere la nostra causa, passeggiando con noi da solo oppure con il tuo cane al guinzaglio.
Ti aspettiamo domenica 28 settembre, ore 17:00, Piazzale Tempietto perché un “Mi piace” diventi “Io ci sono!”