Le Associazioni Venatorie denunziano pubblicamente l’omissivo comportamento
In merito allo sconcertante silenzio dell’Assessorato Ambiente della Regione Calabria, che nega il diritto all’informazione ai cacciatori calabresi sulle ZPS, le Associazioni Venatorie tutte intendono aprire un contenzioso sul tema che sin dall’apertura della caccia, fissata al 21 Settembre, porrà il cacciatore nella impossibilità di conoscere se su quello specifico territorio è interdetta o meno l’attività venatoria fino al 1 ottobre .
Dopo pressanti richieste indirizzate da Federcaccia all’Assessorato Agricoltura per ottenere i necessari chiarimenti, ci si è rivolti all’Assessore alle Politiche per Ambiente della Regione Calabria, Francesco Pugliano e a quanti di competenza per ottenere risposte inequivocabili sulle normative vigenti nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) calabresi. Risulta infatti vergognosamente inaccettabile il modo di gestire la cosa pubblica infischiandosene dei più elementari principi che devono essere alla base di un rapporto di fiducia verso la Pubblica Amministrazione che, in questo specifico caso, pone il cittadino nella situazione di sbagliare inconsciamente per poi essere perseguito penalmente.
Questo il testo della ultima nota:
“Il calendario venatorio regionale per la stagione 2014/2015, approvato con DGR n°291 del 14/07/2014, nella parte che tratta delle ZPS, elenca i divieti da osservare previsti dal Decreto Ministeriale 17 Ottobre 2007 (pubblicato sulla G.U. s.g. n°258 del 6/11/2007).
Detti divieti sono quelli previsti dall’art.5 dello stesso Decreto (criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tutte le ZPS) oltre che quello riportato dalla lettera “g” e previsto dall’art.6 del Decreto (Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione per tipologie di ZPS) riguardante la tipologia “13” con “divieto dell’esercizio dell’attività venatoria in data antecedente il 1° ottobre, ecc, nelle ZPS caratterizzate dalla presenza di valichi montani, isole e penisole rilevanti per la migrazione dei passeriformi e di altre specie ornitiche”.
Ciò premesso, e richiamando la nota precedentemente inoltrata da questa Federazione al Dipartimento Agricoltura, con la quale si denunziava lo stato di assoluta disinformazione mantenuto complessivamente sulla specifica tematica dall’Ente Regione e dagli altri Enti Territoriali, non solo verso la categoria dei cittadini cacciatori che, purtroppo per quanto si evidenzia, sembrerebbe l’unica destinataria dell’osservanza dei divieti a fronte di una ben più allargata platea che dovrebbe essere chiamata ad uniformarvisi,
SI RICHIEDE
con carattere d’urgenza, il rilascio di precise e certificate informazioni in merito ai seguenti punti:
- Validità istitutiva delle ZPS “Alto Jonio Cosentino”, “Marchesato-Foce Neto” e “Costa Viola”;
- Applicabilità dei divieti previsti dal Decreto Ministeriale 17 Ottobre 2007 (pubblicato sulla G.U. s.g. n°258 del 6/11/2007) con riferimento a quelli elencati dall’art.5 ed a quelli dell’art.6 con esplicitazione delle tipologie assegnate alle singole ZPS calabresi od a porzioni delle stesse;
- Estremi dell’atto con il quale sono state adottate le misure di conservazione per le ZPS come specificamente previsto dall’art.3, c.1 , del Decreto Ministeriale 17 Ottobre 2007;
- Eventuali estremi di approvazione dei Piani di Gestione redatti per singola ZPS previsti dall’art.4 del DPR 8 Settembre 1997, n357 e s.m.i.-
Nello specificare che la presente viene inoltrata ai sensi delle Leggi Vigenti in materia e che, in assenza di immediato riscontro motivato dagli effetti che la non diffusione delle norme potrà provocare in capo ai cittadini interessati, si dovranno adire le Autorità competenti”.
Ufficio Stampa delle AA.VV. calabresi