Scusatevi per avermi definito democristiano

GermanòSorpresa, rammarico, delusione, incredulità. Non saprei come meglio definire i sentimenti che mi hanno pervaso leggendo e rileggendo le farneticanti parole contenute nella nota a firma dei Coordinatori Cittadini UDC e già Consiglieri Comunali del centro-destra Bagnato, Crupi e Leo, in risposta alle mie considerazioni rivolte non a loro ma a Falcomatà. Intanto pretendo le scuse per essere stato definito già democristiano. Sorvolo su tutti gli altri riferimenti alla mia persona perché per me parla, a differenza di chi cerca sempre e solo posti al sole, la mia storia personale e politica. Avevo 15 anni quando mi sono iscritto al Fronte della Gioventù e da allora “quei valori, quelle idee, quei progetti” richiamati nella nota mi hanno sempre guidato. Da sempre orgogliosamente e convintamente uomo di destra, nel bello e nel cattivo tempo, da sempre lontano dagli stili della DC e da quel modo di interpretare l’impegno politico, da sempre uomo libero che mai ha inteso la “libertà”, a differenza di altri, come la possibilità di riciclarsi da una parte all’altra senza pudore, secondo calcoli di presunta convenienza personale. Sono così male informati (o lo è l’estensore della loro nota…) delle vicende politiche cittadine da confondere la mia persona con un mio omonimo, lui si già segretario della DC. Ritengo grave che soprattutto Leo abbia potuto sottoscrivere ciò, in quanto la sua famiglia è sempre stata storicamente una delle colonne del MSI ad Archi e quindi conosce bene la mia storia, la mia provenienza, la mia appartenenza.  Per questa accusa le scuse le pretendo. Non possono, soprattutto loro, definirmi democristiano. Veniamo al resto. Intanto una conferma. Hanno espresso gradimento nei confronti di Falcomatà. Adesso ci attendiamo dal candidato Sindaco la risposta ai nostri interrogativi: saranno candidati nelle sue liste oppure manterrà fede alle promesse più volte e pubblicamente rilanciate di non accettare chi proviene dalle esperienze amministrative del centro-destra? Anche se cercano di arrampicarsi sugli specchi affermando “…il nostro coinvolgimento nella gestione Scopelliti, che ha trovato in Arena l’utile perseguitore (?), nel comune di Reggio è stato solo marginale ma da subito conflittuale perché la sindacatura Arena è stato quanto di peggio la città abbia potuto avere”, sono gli atti e le prove documentali a testimoniare la falsità del loro assunto. Tutti e tre delegati del Sindaco Arena nelle Circoscrizioni IV, VII e X, Vice Sindaco, Assessori, Presidente di società mista appartenenti al loro partito, l’UDC, da sempre organico e compartecipe, anche attraverso loro, delle scelte politiche amministrative di quegli anni. Un po’ di numeri.

Anno 2011. Su 34 delibere approvate dal Consiglio Comunale, Bagnato, Crupi e Leo risultano presenti al voto per 31 di esse esprimendo sempre parere favorevole.

Anno 2012. Su 39 delibere approvate dal Consiglio Comunale, Bagnato, Crupi e Leo risultano presenti al voto per 36 di esse esprimendo sempre parere favorevole.

Tra le delibere importanti, di straordinaria portata politica, approvate con il loro voto favorevole risultano, nel 2011, quelle relative all’approvazione del bilancio di previsione 2011, al Riequilibrio di bilancio 2011, alla razionalizzazione del piano scolastico, all’adozione delle linee guida del Piano Strutturale Comunale (PSC). Tra quelle invece approvate nel 2012, risultano quelle relative all’approvazione del Conto Consuntivo 2010 (risulta presente solo Leo), al Conto Consuntivo 2011, ai chiarimenti alla Corte dei Conti sui bilanci 2011 e 2012, alla delibera per la Corte dei Conti sul preventivo 2012, alla dismissione di quote di alcune società partecipate. Ad ogni approvazione è sempre seguita subito dopo una loro nota stampa con la quale hanno sempre espresso apprezzamento per l’attività dell’amministrazione, condivisione dei percorsi e grande entusiasmo per la capacità della maggioranza di centro-destra di fornire risposte ai cittadini. Di tutto ciò ne sono testimonianza gli atti del Consiglio Comunale e la rassegna stampa dell’epoca, con alcuni articoli nei quali addirittura l’allora capogruppo PD viene indicato come uno che “non sa di cosa parla, confonde fischi per fiaschi” (Bagnato 15 giugno 2012), oppure uno “troppo giovane per conoscere i problemi…” (Leo 5 aprile 2012). Pertanto, la loro decisione di schierarsi dall’altra parte certamente non è conseguenza di una posizione politica già criticamente assunta in passato, ma viceversa frutto di una valutazione che in tutto il mondo viene definita “opportunismo”. Liberissimi di farlo, saranno i cittadini e gli elettori a giudicare il loro operato, non essendo peraltro soggetti politicamente rilevanti. La risposta politica, se accettarli o meno nelle proprie liste, spetta a Falcomatà. Rimaniamo in attesa.

Franco Germanò

Componente Assemblea Nazionale NCD

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