Reso noto il programma ufficiale dei festeggiamenti patronali, ecco arrivare i primi commenti dei cittadini di Reggio Calabria e le varie considerazioni. Se da una parte spiccano i pensieri negativi legati alle preoccupazioni finanziarie in cui versa la città, dall’altra non si può fare a meno di riflettere su quali siano gli aspetti positivi che si possono trarre dal calendario mondano della festa settembrina. Sul ricordo delle precedenti notti bianche di Reggio, è impossibile non riconoscere quanto sia importante per l’economia interna approfittare di un particolare appuntamento annuale che permette al cittadino/turista – visto il notevole numero di viaggiatori che preferiscono passare le ferie durante questo periodo dell’anno – di usufruire dei servizi e degli sconti proprio in occasione della Festa della Madonna della Consolazione. Attività commerciali senza limiti d’orario, acquirenti liberi dal frenetico tram-tram giornaliero possono soffermarsi per le vie del Corso, beneficiando delle iniziative avviate dai negozianti. In tempo di crisi, dove sono già numerosi i sacrifici intrapresi da chi conduce una piccola azienda commerciale, rendersi disponibile durante la Notte Bianca può solo rivelarsi una mossa necessaria per attirare la clientela. Non dimentichiamo, però, che la Notte Bianca non è soltanto un appuntamento commerciale ma soprattutto culturale. I festeggiamenti collimano con l’incontro tra cultura, tradizione e intrattenimento, ed è per questo che una significativa iniziativa come quella che – un tempo – viveva la città di Reggio, trova riscontro positivo tra i cittadini, quando a farne da padrona vi sono gli eventi straordinari. Musei accessibili a tutti e per tutta la notte, mini concerti e performance artistiche ai quattro punti cardinali della città, ma anche tavole rotonde ed incontri culturali. Tutto sotto la linea guida di un’occasione di crescita e ripresa di una città che si muove, seppur a fatica, verso una rinascita e una sempre presente voglia di rivalsa.