Terminano i pronostici della 71a Mostra del Cinema di Venezia, e finalmente il Leone d’Oro 2014 ha trovato casa anche questo anno. I favoriti della stagione cinematografica arrivati a Venezia vedevano “The Look of Silence” (docufiction di Joshua Oppenheimer sul genocidio dell’India degli anni Settanta), “The Postman’s White Nights” (di Andrei Konchalovsky) e “Birdman” (di Alejandro González Iñárritu), con il quale è stata inaugurata la settantunesima edizione della kermesse. Per quanto riguarda il premio come migliori attori protagonisti, i favoriti vedevano Elio Germano per “Il giovane favoloso” (di Mario Martone) e Alba Rohrwacher per “Hungry Hearts” (di Saverio Costanzo).
Ma ecco arrivare a sorpresa i vincitori: Miglior Interpretazione Maschile: Adam Driver per “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo. Romain Paul con “Le dernier coup de marteau” vince il Premio Marcello Mastroianni come Miglior Regista. Premio Migliore Sceneggiatura: “Ghesse-ha – Tales” di Rakhshan Bani-Etemad. Premio Speciale della Giuria per “Sivas” di Kaan Müjdeci. “Belluscone – Una storia siciliana” si aggiudica il Premio speciale della Giuria, Sezione Orizzonti. Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio a “Maryam “di Sidi Saleh. Migliore opera prima a “Court” di Chaitanya Tamhane ed “Una giornata particolare” di Ettore Scola vince il premio per il Miglior Classico Restaurato.
Ulteriori premi per Frances McDormand, James Franco e Valentina Corti. Dulcis in fundo, arriva l’atteso Leone d’oro 2014 per A pigeon sat on a branch reflectiong on existence (Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza) di Roy Andersson, una chiave di lettura particolare sulla società di oggi, una premiazione che divide il mondo della critica cinematografica che si sono pronunciati con consensi e particolari disappunti. Lascia senza parole il regista svedese che cita nel discorso post premiazione il grande capolavoro di Vittorio De Sica Ladri di Biciclette: “Non sarei un regista se non avessi visto quel film”.