04\09\2014 – Ha preso il via a Reggio Calabria la 38esima edizione del convegno nazionale AMASES, l’associazione che riunisce accademici e studiosi della Finanza, dell’Economia e delle Scienze attuariali. L’appuntamento ospitato dall’università “Mediterranea” di Reggio Calabria in collaborazione con il MEDAlics (Centro di ricerca per le relazioni mediterranee), si svolge per la prima volta in Calabria e raramente, dal 1976, anno della sua prima edizione, ha avuto luogo in un ateneo del Sud. Accademici, esperti e studiosi del settore stanno animando la tre giorni in riva allo Stretto nell’ambito di quello che si configura come un forum permanente in cui verranno presentati i risultati delle ricerche e degli studi più recenti. A fare gli onori di casa nella giornata inaugurale svoltasi nell’aula magna “Quistelli” sono stati il magnifico rettore della Mediterranea, Pasquale Catanoso, il presidente del comitato organizzativo, Massimiliano Ferrara, e il presidente del comitato scientifico AMASES, Achille Basile. L’assise ha poi preso il via con la lezione di Frank Riedel, noto economista della Bielefeld University nonché consulente del cancelliere tedesco Angela Merkel. Lo studioso ha analizzato da un punto di vista tecnico-matematico tematiche di grandissima attualità legate alla crescita economica e alle politiche di sviluppo.
“Ospitare un società scientifica – ha sottolineato in apertura Catanoso – costituisce sempre un elemento di alto prestigio oltre che un motivo d’orgoglio per una realtà universitaria ‘giovane’ sul piano storico come la nostra. In tal senso intendo esprimere un sentito plauso e un ringraziamento al comitato organizzativo locale che si è adoperato al meglio per fare in modo che tutto si potesse svolgere nel migliore dei modi. Sono certo – ha concluso il magnifico rettore – che da questa tre giorni tutto l’ambiente universitario reggino trarrà grande giovamento”.
“La nostra associazione – ha spiegato Basile – nel dover assicurare una continuità a questo appuntamento annuale, guarda sempre a sedi universitarie nuove perché crediamo fortemente nella conoscenza di giovani realtà e prassi innovative. In questo quadro, posso affermare che la squadra messa in piedi dal professor Ferrara ha dato prova di efficienza e preparazione. Anche da momenti come questo è possibile veicolare l’immagine di un’Italia e, in particolare di un Sud, in cui non tutto va necessariamente male”.
Al di là degli aspetti scientifici, che sono di notevolissimo rilievo, occorre evidenziare, ha detto il professor Ferrara, “la centralità dei network del mondo accademico che in occasioni come questa abbiamo l’opportunità di intercettare. Parliamo di cinquanta atenei italiani e quattordici internazionali che con i loro rappresentanti sono a Reggio Calabria in questi giorni anche per pianificare nuove forme di collaborazione e condivisione progettuale da sviluppare in chiave europea. Questo appuntamento è il frutto di un preciso lavoro – ha evidenziato il presidente del comitato organizzativo – che il nostro rettore, Pasquale Catanoso, sta portando avanti nell’esecutivo della Crui. L’obiettivo dell’attuale governance di ateneo è quello di portare la ‘Mediterranea’ al centro di una serie di progetti che diano visibilità all’università e, in un’ottica più generale, all’intero nostro territorio. Proprio attraverso i circuiti innescati da convegni di questa levatura, con tanti ospiti internazionali, è possibile infatti promuovere le tipicità e le bellezze della nostra terra. Prossimamente – ha concluso Ferrara – ospiteremo la più importante associazione internazionale di economisti e matematici, e avremo anche due premi Nobel. Insomma, una politica dei piccoli passi che ha come obiettivo quello di assicurare una crescita alla nostra università. Il perseguimento di questo scopo, specie in una fase congiunturale di crisi, passa anche dalla promozione di nuove opportunità attraverso un lavoro di rete con gli altri atenei del Sud e dell’area mitteleuropea”.