La situazione attuale, con la decisione di tornare alle urne il 26 Ottobre per il rinnovo del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, impone una seria riflessione da parte di tutte le forze politiche che intendono concorrere alle elezioni regionali. Il particolare periodo che, come è noto, è caratterizzato da una profonda crisi finanziaria, non consente, a mio avviso, di poter spendere i due milioni di euro necessari affinché si svolgano le primarie istituzionali. Ritengo, perciò, che sia necessaria una presa di responsabilità a tutti i livelli in modo tale che si eviti uno spreco di risorse non solo difficili da reperire in questo frangente, ma che potrebbero eventualmente essere destinate a situazioni più rilevanti per il nostro assetto economico – sociale. Ovviamente ciò sarà possibile solo se tutte le forze politiche compiranno le scelte dei propri candidati con un confronto al loro interno senza ricorrere ad uno strumento che oggi non può, per le motivazioni appena espresse, essere utilizzato sebbene sia da considerarsi un mezzo utile in termini di partecipazione e democrazia. Inoltre, altro aspetto importante, è la necessità di far tornare i calabresi ad esprimersi il più presto possibile così da poter garantire alla Regione un’Assise ed una Giunta operative nel breve periodo e dare una non più procrastinabile spinta alle attività politico – amministrative e pianificare quindi quegli interventi e quelle progettualità che in questa fase di stallo, dettata dalle condizioni presenti, non possono essere programmate. In sintesi, dunque, sarebbe auspicabile un election day per il 26 ottobre appunto, per assicurare una guida stabile ed oggi più che mai indispensabile alla Calabria e, come previsto, alla città più grande della nostra regione. Non si può più ragionare in termini di personalismi e raggiungimento di traguardi a vantaggio della propria posizione: i cittadini non possono continuare ad assistere a sceneggiate che nell’immaginario collettivo, e legittimamente, dipingono una politica lontana dalle loro esigenze, distante dalle loro problematiche a favore della corsa ad accaparrarsi una poltrona. Le elezioni imminenti devono anche rappresentare una sfida affinché ogni partito, ogni movimento riesca ad individuare le sue migliori risorse, quel capitale umano da cui ripartire per rendere tangibile, e non solo aleatorio, il concetto di un’auspicata rinascita. Basta quindi alle beghe interne, alla dialettica velenosa tra coalizioni contrapposte: tutte argomentazioni che sicuramente non giovano ai calabresi i quali attendono che la politica tenda alla sua vera essenza e cioè essere a servizio dei territori e non delle singole aspirazioni.
Tilde Minasi
Consigliere Regionale