“Confermiamo l’interesse nella realizzazione dell’opera e chiediamo l’attivazione di un percorso finalizzato al superamento degli ostacoli che oggi ne limitano l’esecuzione”
La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi – si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi evidenziando in particolare le problematiche della diga del Melito e chiedendone in completamento. “Egregio Ministro – scrive la Presidente – diverse sono le criticità infrastrutturali della Regione Calabria; fra queste emerge quella relativa al completamento degli interventi sugli schemi idrici dei Programmi Speciali avviati, a suo tempo, dalla Cassa per il Mezzogiorno. Nello specifico, riveste particolare rilevanza la possibilità di perseguire la realizzazione di un grande bacino idrico nella Calabria Centrale che, nel Progetto Speciale (23/3060) di costruzione della diga sul fiume Melito – finanziato per un importo pari a 260 Meuro proprio dalla Cassa del Mezzogiorno – registra il principale fulcro di intervento”. Nella missiva la Presidente ricorda che “i lavori per la realizzazione dell’opera, iniziarono nel 1991 e furono interrotti per problematiche di contenzioso con le ditte appaltatrici: Italstrade prima ed Astaldi in subentro, poi. Ad oggi, si registra un avanzamento parziale di importo pari a 69 Meuro (di cui il 9% riguarda lavori). In seguito, particolari vicende hanno rallentato l’avanzamento di ulteriori interventi (programmati e solo in parte eseguiti ) ritenuti necessari a mantenere le opere in sicurezza. Rispetto ai dati progettuali originariamente previsti, lo studio di nuove ipotesi di capacità dell’invaso conferma la possibilità di utilizzare la disponibilità del Melito in risposta ai deficit irrigui e potabili di una vasta area geografica. Le finalità irrigue potranno interessare la fascia costiera jonica catanzarese, garantendo così l’ampliamento ed il miglioramento degli attuali schemi in esercizio nel comprensorio ad agricoltura intensiva della Piana di Lamezia. Suddetti risultati saranno ottenuti in termini di riduzione della captazione delle acque sotterranee e di miglioramento della qualità delle acque (attualmente caratterizzate da fenomeni di inquinamento inorganico e microbiologico), contrastando, tra l’altro, la risalita del cuneo salino. L’opera, inoltre, potrà assicurare anche un rilevante impatto strategico in termini di aumento della disponibilità idropotabile nell’area di interesse con i correlati, indubbi, effetti positivi”. Antonella Stasi evidenzia inoltre che “sul fronte degli usi industriali, l’intervento delle risorse idriche dell’invaso sul Melito impatterà in maniera strategica sull’area del Nucleo Industriale di Lamezia Terme. L’opera permetterà, altresì, la realizzazione di un impianto idroelettrico capace di offrire dotazioni di energia rinnovabile contribuendo, al contempo, alla riduzione dell’inquinamento ambientale”. “E’ evidente, pertanto – sottolinea la Presidente f.f. – che la compiuta realizzazione del Sistema potrebbe offrire al territorio importanti benefici in termini infrastrutturali, sociali ed economici assicurati dall’ampia portata dell’intervento, la cui completa esecuzione è legata, oltre che al completamento della Diga sul Melito, alla realizzazione delle opere di adduzione e di derivazione dei fiumi interessati della Centrale idroelettrica e delle Opere di derivazione a valle”. “Con stretto riguardo al completamento della Diga, l’assegnazione del previsto finanziamento pubblico ha risentito di problematiche avviatesi in sede di erogazione della quarta delle otto rate previste, allorquando il Ministero delle Infrastrutture – pur riconoscendone il diritto al percepimento al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese (subentrato, quale beneficiario, al Consorzio di Bonifica Alli Punta di Copanello) – non procedeva al relativo pagamento per indisponibilità dei fondi sul competente capitolo”. “Tali problematiche si sono successivamente acuite con la sospensione dell’erogazione del finanziamento da parte del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia – Calabria, che si è riservato di riattivare l’iter amministrativo sospeso non appena avuta assicurazione circa il riavvio delle opere di che trattasi da parte del Consorzio”. “A tale riguardo, ad oggi, il Consorzio conferma la disponibilità a presentare alla Direzione generale Dighe del Ministero delle Infrastrutture gli elaborati progettuali che recepiscono gli approfondimenti e gli aggiornamenti al progetto di riassetto ed adeguamento delle opere di completamento, avviati a suo tempo sulla scorta di precise indicazioni della stessa Direzione Generale. Questo potrà assicurare una celere ripresa delle procedure per il riappalto dei lavori della Diga”. “Il Consorzio – a margine dello stanziamento di risorse pubbliche garantito per la realizzazione della Diga – ha inoltre avviato un piano strategico di finanza per la copertura degli investimenti necessari al complesso degli ulteriori interventi. Ciò è avvenuto mediante un’azione di Project Financing finalizzata al completamento delle opere, nonché alla gestione del servizio idrico integrato del Melito per la fornitura dei servizi legati ai differenti utilizzi dell’invaso ed alle potenzialità idroelettriche dello stesso”. La Regione – si legge nella parte conclusiva della lettera della Presidente Stasi al Ministro Lupi – conferma “l’interesse riposto nella realizzazione di tale strategico complesso nell’ottica di attivazione di un percorso finalizzato al superamento degli ostacoli che oggi ne limitano l’esecuzione”.
m.c.