Nella Giornata internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione arrivano pesanti i dati di Save the Children sulle violazioni dei diritti dei minori in Italia. Nel dossier “Piccoli schiavi invisibili- i volti della tratta e dello sfruttamento” infatti emerge che molte ragazze di età compresa fra i 16 ed i 17 anni, provenienti dai paesi dell’est, vengono fatte arrivare in italia per essere sfruttate sessualmente, fatte coinvolgere in attività illegali o divengono vittime di matrimoni combinati. Le minori nigeriane arrivano in Italia illuse dalla promessa di un lavoro, che sia la baby sitter o la parrucchiera poco importa, comunque è un lavoro che non si ritroveranno mai a fare, perchè il loro sfruttamento, sessuale soprattutto, comincia già nei paesi di transito, ancor prima della partenza, e arrivano per far parte, senza il loro volere, dei giri di prostituzione. Il rischio di sfruttamento è alto soprattutto per i minori che sbarcano o arrivano in italia non accompagnati dai genitori, dall’ 1 gennaio al 19 agosto sono 9300, che, provati dalle fatiche e dai dolori del viaggio, fuggono dai centri di accoglienza per raggiungere grandi città come Roma e Milano per svolgere lavori estremi in condizioni pessime, per un compenso che si aggira in media a 2 euro l’ora, per 12 ore al giorno, ma che a loro serve per poter pagare i debiti contratti per il “viaggio della speranza”. Ancora più grave se si pensa che, per poter reggere i ritmi del lavoro la maggior parte, se non la totalità dei bambini, ricorre all’uso di farmaci oppiacei e antidolorifici che gli consentono di non sentire il dolore e la fatica.
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