“La gratitudine è non solo la più bella, ma anche la madre di tutte le virtu’” – Cicerone
Signori giornalisti, stimatissimi colleghi.
La brigata “Sassari”, con le varie componenti operative dell’Esercito Italiano, della Marina e dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e delle unità delle Forze Armate della coalizione schierate in Teatro, lascia il territorio afghano nella consapevolezza di aver assolto la propria missione avendo dato prova, ancora una volta, di elevata professionalità, tenace impegno umanitario ed esemplare spirito di sacrificio, a cui ha unito il solido e convinto senso di appartenenza che ne ha sempre contraddistinto le gesta.
Aver avuto la forza, ma soprattutto la gioia di raccontare al mondo la grandezza delle Forze Armate italiane, è il risultato di un silenzioso lavoro di squadra, dei miei collaboratori in primis, ma soprattutto Vostro.
E di questo ve ne sono grato dal profondo del cuore.
Tenente Colonnello Marco MELE
“Forza Paris!” (*)
(*) Nella brigata “Sassari”, specialmente nei momenti critici in cui era necessario fare appello all’orgoglio etnico, il grido “Avanti Savoia” veniva spesso sostituito con il grido “Avanti Sardegna”, cui faceva seguito il grido di guerra “Forza Paris”, che tradotto significa “Forza Insieme”. Nei momenti terribili dell’assalto, contro un avversario spesso superiore per numero e mezzi, occorreva più che mai stare uniti per garantirsi protezione reciproca e per fronteggiare insieme e compatti il pericolo da superare.