FRA AUTUNNO CALDO E “D.E.F.”

renzi padoan

di Carlo Viscardi -“Se i sindacati vogliono un autunno caldo facciano loro… già l’estate non è stata granché; Non ci saranno nuove tasse, anzi come abbiamo fatto con gli 80 euro, cercheremo di farlo per altre fasce. Ma va ridota ulteriormente la spesa visto che si spendono 800 miliardi e sono troppi. Quindi ipotesi di tasse sulle pensioni o altro sono chiacchiere di agosto….” Questa è la dichiarazione rilasciata dal Premier Renzi ai microfoni del Tg5. Dichiarazioni rilasciate in seguito ai vari “brusii” che, come ad ogni Agosto girano come gossip sui giornali.
Risponde a breve spazio di tempo la segretaria della CGIL, Camusso che afferma : “La riforma della pubblica amministrazione annunciata dal ministro Marianna Madia contiene gli stessi errori della Brunetta. E Matteo Renzi non è così coraggioso come sembra. Accusa il sindacato di frenare e dire sempre no, ma chi è vittima delle lobby e dei poteri della conservazione è proprio il governo”. All’ipotesi che questa riforma servirebbe a ridurre il peso della burocrazia a favore della meritocrazia la Camusso risponde : “A parole. In realtà è il contrario: è come se si considerasse la pubblica amministrazione lo staff della politica, anzichè garantirle la terzietà. La politica non distingue fra funzione di Stato e funzione di governo e questo porta a due effetti distorti: non c’è vera responsabilità di chi dirige, perchè non c’è vera indipendenza; secondo, sono proprio i burocrati a contare di più. La Ragioneria dello Stato, spesso, decide più del governo”.
Ed in merito alla possibilità di un “Autunno Caldo”, cosa che viene sempre sventolata ad ogni fine Agosto, ma quasi sempre disattesa, riferisce : “Non è nelle nostre intenzioni ma, sì, potrebbe essere. Siamo preoccupati, non vediamo le risposte necessarie a una domanda molto importante: che tipo di amministrazione vogliamo in Italia? Il progetto presentato dal governo non soddisfa e non intacca le troppe rendite di posizione in campo.”pier_carlo_padoan-300x187
E restando in tema di finanza e spesa Il governo si prende dieci giorni di tempo per aggiornare il Documento di economia e finanza (Def), Solo un “inciampo” burocratico, all’apparenza. Ma con il quale Renzi e i suoi potranno rivedere al rialzo il Pil dell’Italia. “È il presupposto essenziale per la predisposizione di un Def coerente con questa nuova metodologia di rilevazione statistica adottata a livello europeo”, spiegano dal ministero, che prevede nel calcolo del prodotto interno lordo, anche le spese in ricerca e sviluppo, le spese militari, oltre a una serie di attività illecite come prostituzione, contrabbando e traffico di droga, alcune voci abbastanza “empiriche”ed “ipotetiche” che sembrano messe lì apposta per far “tornare i conti” ma che non influiscono, vedi droga prostituzione e contrabbando, al ripristino delle finanze pubbliche, perché come le definisce il termine esatto <ATTIVITA’ ILLECITE> sono al di fuori del gettito dello stato e quindi servirebbero solo a fare volumi ed un escamotage per “drogare” i conti dello stato e nascondere la realtà dei fatti e della crisi in cui il nostro paese sembra non riuscire ad uscire e che la classe politica sembra non essere in grado di risolvere…

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