Bronzi all’Expo: il dibattito non si placa

bronziNon intende placarsi la polemica sui Bronzi di Riace all’expo. Qualche giorno fa, sulla scia delle posizioni avanzate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e da Vittorio Sgarbi, in merito al trasferimento dei bronzi per essere presenti all’Expo di Milano dell’anno prossimo, era stato proprio il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, a riaccendere la polemica. L’esponente del Pd che non aveva chiuso le porta a questa possibilità, come si ricorderà, aveva sostenuto che “la priorità è stabilire se possono viaggiare o meno, altrimenti discutiamo a vuoto” e che sarebbe stata “una commissione di esperti interni ed esterni al Mibact a decidere” in merito all’eventuale trasferimento. La sovrintendente ai Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, dal canto suo, aveva espresso parere fortemente contrario adducendo come motivazioni la fragilità strutturale e chimica delle due statue, nonché la sensibilità all’ambiente. Maroni e Sgarbi, tuttavia, non si sono dati per vinti e sono tornati all’attacco inviando una lettera congiunta niente meno che allo stesso Franceschini. Diverse sono state le argomentazioni esposte, dal vantaggio economico a favore della Calabria con una parte dei guadagni della biglietteria sino alla menzogna della presunta fragilità che il critico d’arte considera “terrorismo”, da parte di chi finge di “ignorare la dimostrata resistenza sott’acqua, esposti a ogni rischio, di quei Bronzi che sono trasportabilissimi con tutte le cautele che le opere d’arte richiedono”sgarbi Secondo Sgarbi, in particolare, chi si oppone al trasferimento lo fa solamente per ignoranza e malafede, anche perché “essi sono patrimonio di tutti, patrimonio nazionale e beni dello Stato, non della Calabria, tanto meno del Comune di Reggio Calabria”. Sulla vicenda è intervenuta anche Iole Santelli che, opponendosi alle tesi avanzate da Maroni e Sgarbi, parla di un tentativo di espropriare gratuitamente la Calabria di un suo patrimonio artistico. La deputata di Forza Italia lancia, invece, una tesi molto diversa, arrivando ad ipotizzare lo spostamento temporaneo dei bronzi, solo “all’interno di un progetto complessivo che riguarda la valorizzazione della cultura e del patrimonio artistico della Magna Grecia in Calabria”, come, ad esempio, “un investimento del Mibact di alcune centinaia di milioni di euro per la creazione di un unico parco archeologico della Magna Grecia”.

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About the Author: Luigi Iacopino