La presidente facente funzioni della Regione Antonella Stasi risponde in maniera dettagliata e precisa ad ogni singola domande in materie sanitaria oggetto dell’interrogazione – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta -del capogruppo del Pd alla Regione Sandro Principe. “Ringrazio il consigliere Sandro Principe per avermi dato l’occasione di informare i calabresi su numeri e cifre che hanno caratterizzato il mandato di Peppe Scopelliti, ma anche di fare chiarezza sul riparto del Fondo sanitario che proprio settimana scorsa ha visto impegnate tutte le regioni con un più che buono risultato per la Calabria, che consentirà quest’anno di chiudere il bilancio sanitario in positivo: evento eccezionale per la Calabria. A questo si aggiunge che ormai la Calabria ha coperto tutto il debito pregresso pertanto anche la fiscalità per i cittadini sarà meno onerosa. Il debito sanitario pregresso, ante 2008, è stato coperto parte con fondi FAS e parte con mutui. L’ammontare complessivo dei fondi Fas utilizzati destinate alla copertura del debito sanitario è pari a 688 milioni di euro, di cui 355 già ricevuti dalla Regione e trasferiti alle aziende per il pagamento dei fornitori. I rimanenti 333 milioni sono stati recentemente deliberati dal Cipe ma ancora non trasferiti dal Mise. I mutui accesi al medesimo scopo con il Ministero dell’economia e delle finanze sono due. Il primo nell’anno 2011 pari a 428 milioni che è stato finora utilizzato per 179 milioni; ulteriori 204 milioni sono stati trasferiti alla Regione nel luglio 2014 e presto potranno essere erogati alla aziende. I rimanenti 45 non sono ad oggi disponibili per carenza di cassa ministeriale. Il secondo mutuo, pari a 89,750 milioni, è stato stipulato nel 2013 ex Dl 35/2013 e le risorse sono state già interamente utilizzate dalle aziende per il pagamento di fatture certificate. Per far fronte al pagamento di detti mutui – evidenzia ancora Stasi – saranno utilizzate esclusivamente risorse autonome regionali. Infatti non è possibile gravare il bilancio sanitario (Fsr) con oneri finanziari di tale natura. In merito al riparto del Fondo sanitario non si comprendono le cifre riportate dal consigliere Principe. Certamente è a tutti noto che da diversi anni il riparto avviene per quota capitaria pesata, cioè alle diverse regioni non viene concessa una quota media nazionale, ma di più o dimeno a seconda della diverse composizione della popolazione residente (in generale sono le regioni che possiedono molti ‘anziani’in più che “prendono” di più). Negli ultimi due anni – rimarca ancora la presidente f.f. – la Regione Calabria si è battuta insieme alle altre regioni del Sud per la rivalutazione di tali criteri con l’inserimento dei dati sulla deprivazione. Nella proposta fatta dal Governo (e su questo Principe dovrebbe riflettere) per il 2014 la quota riservata alla nostra regione era di 3.436 milioni di euro, pari ad una quota capitaria di € 1734,9. Basti questo – evidenzia ancora Stasi – a far comprendere la portata e natura del risultato ottenuto quest’anno in sede politica dalla regione Calabria. Infatti – chiarisce infine la presidente Stasi – la Regione con 1753,9 € per cittadino nel 2014, è cresciuta di 46 mln di € rispetto all’anno precedente, pur avendo avuto una consistente diminuzione di popolazione, ottenendo ben 19 € in più a cittadino rispetto a quanto il governo avesse intenzione di proporre per essa”. Voglio inoltre rammentare che nel 2009 la quota capitaria della Calabria era di gran lunga inferiore a quella attuale, a dimostrazione che in questi anni Scopelliti ha lavorato per ridurre un gap portando tale valore oggi ad essere migliore rispetto a tante regioni del centro Sud”
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