L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta -, intervenendo alla presentazione dei corsi di Co.Re., scuola di alta formazione in conservazione e restauro, a Pedace, nel Convento di San Francesco di Paola, ha dichiarato che “per fare diventare la cultura motore di sviluppo economico e civile non servono le affermazioni di principio. Prima di tutto – ha sottolineato – ci vogliono persone appositamente formate che siano capaci di trasformare la cultura in lavoro e ricchezza, immagine e creatività, valorizzando le tante opportunità e i tanti beni che abbiamo in Calabria”. Hanno partecipato all’iniziativa anche il presidente del Co.Re. Armando Rossi, il sindaco di Pedace Marco Oliverio, l’assessore provinciale alla formazione professionale Giuseppe Giudiceandrea e il direttore amministrativo della Sovrintendenza regionale Salvatore Patamia. Caligiuri, nell’esprimere apprezzamento per l’attività della scuola di alta formazione in conservazione e restauro, ha, poi, anche messo in evidenza l’impegno sui beni culturali svolto negli ultimi anni dalla Regione Calabria “le cui ricadute positive sull’economia regionale – ha detto – sono state evidenziate anche dalla Banca d’Italia e dall’Unioncamere regionale. Risultati ancora più concreti – ha specificato l’esponente della Giunta – si realizzeranno nei prossimi anni, quando si dispiegheranno gli esiti degli investimenti sui completamenti dei beni culturali, complessivamente oltre 70milioni di euro ai quali si aggiungono altri sessanta milioni dell’antica Kroton. Un deciso passo avanti sarà certamente prodotto dai bandi sulla valorizzazione dei beni culturali da parte dei privati. Da ricordare anche l’avviso sui beni culturali espletato e quello che è in corso, la cui scadenza è prevista per metà ottobre ed ammonta a oltre 5 milioni di euro, prevedendo contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro. I corsi organizzati dalla scuola di alta formazione, d’intesa con numerosi professori ed esperti italiani ed esteri, sono orientati – ha infine spiegato l’assessore Caligiuri – verso l’archeologia e archeometria preventiva, il recupero dei centri storici e conservazione e restauro dei beni culturali”. p.g.
Comunicato stampa Regione Calabria